LFA Reggina, Ballarino: 'La Dante Alighieri non mi interessa. Io non fallirò'

"Forse troppo in fretta avete dimenticato tante cose". E poi la rabbia del DG sulle voci che riguardano gli stipendi: "Quante fesserie"

Lo sfogo iniziale del DG Nino Ballarino, oltre ad avere dentro il suo discorso puntualizzazioni e dure risposte, ha visto tra gli argomenti quello per il quale nel momento dell’assegnazione è stato di maggiore discussione, la Dante Alighieri: “Mi è stato detto che ero interessato alla Dante Alighieri, ma ho risposto in maniera chiara. La Dante Alighieri io ce l’ho ed é la mia scuola di mediazione linguistica. Da tanti anni collaboriamo con eCampus, ed è vero che eCampus voleva acquistare la Dante Alighieri, ma loro hanno saputo del mio arrivo a Reggio giorno 11 settembre, la mia amministrazione e quella di eCampus sono due cose diverse. Sono diventati nostri sponsor, magari lo saranno il prossimo anno o forse no, ma i soldi li abbiamo messi noi. Lo ripeto ancora una volta, io non la voglio comprare la Dante Alighieri, non la prendo“.

La politica e gli stipendi

“E’ stato anche detto che io sia venuto a Reggio Calabria per fare politica. Sono qui in una grande pizza per fare calcio. Negli ultimi otto anni ci sono stati due fallimenti, io non voglio essere il terzo e non fallirò. Forse troppo in fretta avete dimenticato tante cose. Eravamo in B ed in pochissimo tempo siamo scivolati di nuovo in serie D. I nostri calciatori sono assolutamente in regola con i pagamenti, lo ribadisco con forza. Le parole restano parole, i fatti sono fatti e non permetto più a nessuno di dire: ma che società è questa? Oggi si fanno i contratti e noi manteniamo fede a tutti gli impegni, ma come si permettono di dire queste fesserie in giro”.