La LFA Reggio torna al centro sportivo S. Agata… ma non per allenarsi
La Città Metropolitana si metta subito a lavoro per il bando di assegnazione definitiva. Al prossimo potrebbe non esserci solo la società amaranto
10 Gennaio 2024 - 08:33 | redazione

LFA Reggio Calabria comunica di aver ricevuto in consegna dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria la concessione in uso temporaneo fino al 30/06/2024 del Centro Sportivo Sant’Agata. Unica società ad aver presentato manifestazione d’interesse, così il presidente Virgilio Minniti: “Sono molto contento di rientrare in un impianto sportivo che ritengo propedeutico alla crescita del Club amaranto“. Con queste poche righe la LFA Reggio ha annunciato di fatto il suo rientro all’interno della storica struttura dopo essere stata costretta a lasciarla il 20 dicembre scorso. Si torna dunque alla casa madre, ma le condizioni della struttura che ritroverà la società rappresenteranno il primo problema. In primis e certamente il maggiore ostacolo, l’impraticabilità dei campi in erba naturale. Entrambi totalmente da rifare con una tempistica che costringerà la squadra a continuare ad allenarsi altrove.
Oggi ci si sta dividendo tra Granillo e Campo Calabro, sarà così ancora per diverse settimane, sempre che le attuali temperature consentano una lavorazione regolare di sistemazione e risemina, altrimenti i tempi saranno più lunghi. Va ricordato che il settore giovanile gioca le sue partite ufficiali a Parco Longhi Bovetto, non essendo omologato da tempo campo tre, tanto per intenderci quello in sintetico.
Il bando avrà una durata di sei mesi e solo alcune parti del centro sportivo saranno a disposizione della società amaranto, sarebbe assurdo pensare che quello successivo, che sarà anche quello definitivo, si programmi alla scadenza. La Città Metropolitana dovrà mettersi subito a lavoro, chi vuole organizzare e pianificare, dovrà sapere dove e come farlo ed è molto probabile che questa volta non sia solo La Fenice Amaranto a parteciparvi.
Lo scorso dicembre i due campi si presentavano così:
