Libro nero, agghiaccianti intercettazioni degli indagati: "La differenza fra me e Riina.."

"Con Sandro abbiamo vinto". Di seguito alcune intercettazioni della Polizia di Stato riguardanti l'operazione 'Libro nero'

L’operazione ‘Libro nero‘ che ha visto impegnato il Distretto Antimafia di Reggio Calabria ha sgominato la cosca Libri ed ha coinvolto esponenti di spicco della politica e dell’imprenditoria reggina. Tra le prove raccolte dagli inquirenti compaiono anche le intercettazioni, agghiaccianti, di alcuni indagati.

A far accapponare la pelle sono le parole di Giuseppe Demetrio Tortorella, medico odontoiatra ed ex assessore all’Urbanistica negli anni ’90 del Comune di Reggio Calabria, oggi ai domiciliari.

“Sai come ragiono io? – si legge nelle intercettazioni – Sai qual è la differenza fra me e Riina? Che Riina li squaglia, li squaglia nell’acido. Io me li porto a Cannavò. Ho una ‘livara’. Li appendo là con una corda e con una scimitarra ogni tanto gli taglio un pezzo e gli metto al cane”.

Tortorella compara quindi la sua condotta criminale a quella del boss di Cosa Nostra, Totò Riina.

In un’altra intercettazione, l’ex assessore e odontoiatra reggino parla anche di Alessandro Nicolò, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, anche lui indagato nell’operazione.

“Ricordati che abbiamo a Nicolò, una cosa nostra nostra, voglio dire, io le lo dico a te Franco per dirti è una cosa nostra cioè non è .. è come a noi va”.

L’indagato, in un’altra conversazione registrata dalle forze dell’ordine, afferma:

“Con Sandro abbiamo vinto. E’ arrivato primo della destra. Era risaputo qui a Reggio, ora vediamo se mantiene i patti”.