Ligabue saluta Reggio con un doppio concerto da applausi: PalaCalafiore in estasi

Immancabili nella parte finale 'Balliamo sul mondo', 'Certe notti' e 'Urlando contro il cielo', evergreen cantanti all'unisono dal PalaCalafiore

Luciano Ligabue…è sempre lui. Parafrasando il titolo della celebre ‘Marlon Brando è sempre lui’ (suonata ieri dal palco nel secondo concerto tenuto al PalaCalafiore) si può sintetizzare così la forma e la brillantezza del rocker emiliano, prossimo alle 65 primavere.

Nonostante la forte influenza che gli aveva fatto saltare i concerti della scorsa settimana, Ligabue con una doppietta da applausi ha infiammato il palasport, che ha risposto nel migliore dei modi alle performance del cantautore e della sua storica band: Fede Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Max Cottafavi (chitarra), Luciano Luisi (tastiere), Ivano Zanotti (batteria) e Davide Pezzin (basso).

Il rocker emiliano ha proposto solo una parte dei brani del nuovo disco “Dedicato a noi” (uscito a fine settembre, anticipato dai singoli “Riderai” e “Una canzone senza tempo”), il il quattordicesimo album di inediti di Luciano Ligabue e la venticinquesima uscita discografica della sua carriera ultra trentennale, che arriva a distanza di 3 anni dalla pubblicazione dell’ultimo album di inediti “7” e della raccolta “77+7”.

Gran parte del doppio concerto è dedicato ai successi storici e senza tempo di Ligabue, con una scaletta differente per ogni data del tour, come evidenziato dallo stesso cantautore nel corso dell’esibizione. Alternando momenti ritmati e intensi (‘Marlon Brando è sempre lui’ e ‘A che ora è la fine del mondo’, ‘Si viene e si va’, ‘Questa è la mia vita’ e ‘Happy Hour’ tra i brani che ottengono il massimo dei decibel nella serata di ieri) e lenti struggenti quali ‘Lettera a G.’, ‘Il peso della valigia’ e ‘Dedicato a noi’, Ligabue dimostra ancora una volta di saper mescolare con maestria i vari ingredienti che danno vita ad un concerto senza pause, vibrante e che appassiona il pubblico reggino.

Immancabili nella parte finale ‘Balliamo sul mondo’, ‘Certe notti’ e ‘Urlando contro il cielo’, evergreen cantanti all’unisono dal PalaCalafiore. Si concludono rapidamente le quasi 2 ore di concerto, esibizioni differenti grazie ad una scaletta nuova e alla capacità di Ligabue di saper ‘rovistare’ a piene mani in un repertorio sconfinato, pescando brani anche dal primo album datato 1990.

Quello del rocker emiliano, che proseguirà con le altre tappe dell’indoor tour 2023, è un arrivederci al pubblico reggino, tra i più ‘casinari’ nel partecipare al coro-gioco con il PalaCalafiore diviso in due negli ‘oh oh oh’ di Marlon Brando è sempre lui, uno dei momenti più indelebili del doppio concerto in riva allo Stretto, l’ennesimo ‘souvenir’ da tenere caro nell’album dei ricordi…