Femminicidio Lorena Quaranta, il suo post: 'Rimaniamo uniti...'

Camice, mascherina, cuffietta ed un commento: "Il mio posto"

#FurciPiange è questo l’hashtag utilizzato dal primo cittadino del Comune in cui, nella giornata di ieri, martedì 31 marzo, si è spenta la vita di Lorena Quaranta.

La ventisettenne siciliana, iscritta all’ultimo anno di medicina, è l’ultima vittima del femminicidio in Italia.

A stroncarle la vita è stato, infatti, proprio il fidanzato. È stata uccisa nell’abitazione in cui risiedeva a Furci Siculo in provincia di Messina. Ad allertare i soccorsi è stato il compagno della donna, Antonio De Pace.‍ Nella chiamata, l’uomo avrebbe confessato il delitto, accennando di aver tolto la vita alla sua fidanzata. Dopo aver commesso l’efferato gesto, avrebbe tentato di suicidarsi tagliandosi le vene, ma è stato salvato dai carabinieri giunti nell’appartamento che hanno richiesto il supporto dei sanitari per il trasporto al policlinico di Messina.

Secondo la prima ispezione medica, la vittima sarebbe deceduta per soffocamento dopo essere stata strangolata. Da accertare il movente e il momento del decesso, che potrebbe essere avvenuto durante la notte o nella prima mattinata. L’aggressione mortale sarebbe stata attuata al culmine di una violenta lite.

La ventisettenne era originaria di Favara, in provincia di Agrigento, mentre il compagno proveniva da Vibo Valentia. Si erano trasferiti a Furci Siculo per gli studi, entrambi frequentavano la facoltà di medicina all’università di Messina.‍

La procura di Messina sta conducendo le indagini per accertare con maggior dettaglio la dinamica dell’accaduto.

Nel frattempo, “l’amministrazione comunale e la comunità furcese tutta – si legge sulla pagina Facebook del sindaco Matteo Francilia si stringe alla famiglia di Lorena Quaranta e alla comunità di Favara, per la tragedia avvenuta, esprimendo le più sentite condoglianze. Vi chiedo di pregare per Lorena e per la sua famiglia”.

L’ultimo post di Lorena, sul suo profilo Facebook, risale proprio a qualche giorno fa. Un articolo sul coronavirus ed i medici morti a causa di un nemico invisibile. La giovane mostrava pubblicamente la sua indignazione per un’ingiustizia come quella scrivendo: “Inaccettabile“. Qualche giorno prima, da brava cittadina, invitava gli italiani a seguire le misure di prevenzione adottate dal Governo:

Ora più che mai bisogna dimostrare responsabilità e amore per la vita. Abbiate rispetto di voi stessi, delle vostre famiglie e del vostro Paese. E ricordatevi di coloro che sono quotidianamente in corsia per curare i nostri malati. Rimaniamo uniti, ognuno nella propria casa. Evitiamo che il prossimo malato possa essere un nostro caro o noi stessi”.

Lorena non potrà esercitare la professione per cui aveva duramente studiato, non potrà correre in soccorso dei colleghi in prima linea perché la sua vita è stata stroncata troppo presto. Della ragazza rimane una foto di copertina che spezza il cuore, camice, mascherina e cuffietta ed un commento:

“Il mio posto”.

La redazione di CityNow si stringe al dolore di amici e parenti