Lucio Dattola: la Reggina deve capire cosa vuole fare da grande

Nel suo lungo intervento, l'ex dirigente amaranto parla anche di settore giovanile

Nel corso della trasmissione “Buongiorno Reggina”, un lungo intervento dell’ex dirigente della Reggina Lucio Dattola, anche presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria. Di seguito il passaggio sul settore giovanile: “Per 22 anni sono stato come dirigente, responsabile del settore giovanile della Reggina. Abbiamo raccolto tante soddisfazioni con i nostri giovani, basti pensare che una delle cessioni come quella di Massimo Orlando, ci ha dato la possibilità di costruire il centro sportivo S. Agata. Ed a tale proposito è un vero peccato che una delle più belle strutture sportive d’Italia non produca”.

La Reggina deve sapere cosa fare da grande

“Ricordo che per noi una delle gioie più grandi, ma con piccole reciminazioni, era al termine della stagione quando dalla Primavera bisognava scegliere quei sei o sette elementi meritevoli e quindi da portare in ritiro. C’era l’imbarazzo della scelta perchè potevano essere molti e tutti gli allenatori da Bolchi a Colomba, ci facevano i complimenti per la qualità di quei giovani. Ed anche quando si faceva qualche raduno, si presentavano in più di trecento da ogni parte. Già detto di Massimo Orlando, la produzione di giovani calciatori provenienti dal vivaio, ha consentito alla Reggina anche la sopravvivenza, come quella cessione in blocco di Campolo, Tedesco e Di Sole alla Fiorentina. per non parlare di tutti quelli venuti dopo tipo Cirillo che insieme a tanti altri ha creato enormi plusvalenze. La Reggina di oggi deve sapere cosa vuole fare da grande, è veramente un peccato che quel centro sportivo non riesca a produrre giovani, ci vuole un progetto a medio-lungo termine e bisogna crederci, avere le idee chiare”.