Mafia, la Cassazione annulla la condanna a Rosario Cascio per la terza volta: 'Caso unico'

Dopo due annullamenti, era stata la terza sezione della Corte di Appello di Palermo nel gennaio scorso a condannare alla pena di 9 anni e 4 mesi l’imprenditore

Per la terza volta la seconda sezione della Corte di Cassazione ha annullato la condanna per associazione mafiosa nei confronti di Rosario Cascio, imprenditore di Santa Margherita Belice.

Dopo due annullamenti, era stata la terza sezione della Corte di Appello di Palermo nel gennaio scorso a condannare alla pena di anni nove e mesi quattro l’imprenditore. In primo grado, nel 2011, Rosario Cascio era stato assolto dal Tribunale di Sciacca perché il fatto non sussiste.

Poi su appello del PM la Corte di appello di Palermo aveva riformato la sentenza, che per due volte la Cassazione ha annullato, prima nel 2014 e poi nel 2019.Ora il nuovo annullamento.

Soddisfatti i difensori di Cascio, gli avvocati Giovanni Vaccaro e Baldassare Lauria: “Siamo di fronte ad un caso davvero unico, Cascio Rosario oggi 90 enne imputato dal 2009, pur in assenza di prove dicono i due legali. Ieri per la terza volta è stata annullata dalla Cassazione la sentenza di associazione mafiosa.

Era ritenuto vicino a Matteo Messina Denaro. Una vicenda giudiziaria, che va avanti da quasi un ventennio che avevano portato, nel 1993, al un sequestro di ben per circa 100 miliardi delle vecchie lire. Rosario Cascio aveva una grande attività tra edilizia agricoltura e altro”.