Mancati pagamenti, UILPA Vigili del fuoco Calabria proclama lo stato di agitazione

La dura nota del sindacato dei Vigili del Fuoco Calabria stanchi di combattere contro i “mulini a vento”

Riceviamo e pubblichiamo la nota di UILPA Vigili del Fuoco Calabria.

“Lo avevamo annunciato qualche giorno fa e ritenendo che le “promesse” vanno mantenute, non potevamo esimerci dal proclamare lo stato di agitazione dei Vigili del Fuoco Calabresi”.

Ad annunciarlo è Nino Provazza, segretario regionale UILPA Vigili del Fuoco della Calabria.

“Le carenze che incombono sulla questione AIB – prosegue Provazza – diventano ogni anno oggetto di discussione e di lotta a causa delle inadempienze di chi, a tutela dei propri dipendenti, dovrebbe favorire e garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori VF. Combattere contro la propria amministrazione è oramai divenuto il lite motive quotidiano visto che, nonostante il regolare svolgimento del servizio di soccorso tecnico urgente in convenzione con la Regione Calabria, i pagamenti diventano solo un miraggio. Volevo ricordare che a oggi, gli operatori VVF della Calabria, non sono stati remunerati per il servizio svolto nel 2020. Situazione questa, che crea lo sdegno e il malumore del personale, che si vede privato dei propri diritti.

Ciliegina sulla torta – chiosa Provazza – anche la vetustà e l’inefficienza dei mezzi di soccorso allestiti con i moduli boschivi, con i quali si rischia di essere soccorsi anziché portare soccorso.
Proprio per un’azione di lotta più incisiva abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale VF calabrese, stanco oramai di combattere contro i “mulini a vento” e rischiare la propria vita senza i giusti riconoscimenti della propria amministrazione.

SAN FERDINANDO ZONA FRANCA DEI RIFIUTI

“Altra scottante vicenda – continua Provazza – la questione del presidio di San Ferdinando. A oggi, stante le promesse di tutte le parti in causa, nulla è stato fatto e l’area in cui risiedono gli operatori VF è divenuta un’enorme discarica a cielo aperto autorizzata proprio da coloro che dovrebbero garantire il rispetto delle norme e della legge.

Ci domandiamo se il D.lgs. 152/2006, Testo Unico sull’Ambiente, sia ancora in vigore e abbia valore anche per l’area di San Ferdinando, perché l’attuale situazione, a dir poco scabrosa, non lascia spazio a interpretazioni: San Ferdinando è zona franca e forse non è sottoposta alla legislazione Italiana”.