Comunali, la Severino incombe su Palazzo San Giorgio. Campagna: ‘Marcianò a rischio sospensione’
Gli effetti della Legge Severino incombono anche sul primo cittadino, in attesa di giudizio nel caso Miramare
07 Ottobre 2020 - 18:53 | Redazione
“La candidata a sindaco professoressa Marcianò ha riportato una sentenza penale di condanna”.
Il presidente della Commissione elettorale centrale, ai microfoni di ReggioTV, ha commentato la spinosa situazione di una dei candidati sindaco che, in seguito al risultato raggiunto alle scorse elezioni comunali del 20 e 21 settembre, entrerà a far parte del Consiglio Comunale.
“Ci siamo posti il problema se all’Ufficio centrale spettasse un adempimento su questo profilo. Abbiamo verificato che si deve procedere alla proclamazione perché la professoressa Marcianò ha raggiunto il quorum”.
L’ombra della legge Severino, però, aleggia sulla nomina della Marcianò e non solo. Il presidente della Commissione elettorale centrale di Reggio Calabria ha infatti illustrato come la legge preveda una “sospensione di diritto“:
“L’attuazione avviene dalla data in cui è stata emessa la sentenza che è il 7 luglio 2019 della durata di 18 mesi, se nel frattempo non è intervenuta una sentenza penale di condanna o di assoluzione. Umanamente auguro l’assoluzione, saranno, ovviamente, i colleghi della Corte d’appello a decidere. Eventualmente, potrebbe decorrere nuovamente il termine di 18 mesi. Sarà il prefetto a comunicare al Consiglio comunale la situazione di incandidabilità in cui si trova la Marcianò e ad adottare i conseguenti provvedimenti. I 18 mesi scadrebbero il 7/8 gennaio 2021 e quindi il periodo di sospensione sarà assolutamente minimo”.
Fonte: ReggioTv