Marco Calvani ospite delle Piacevoli Chiacchierate: “Essere alla Viola è un onore”
26 Gennaio 2018 - 17:01 | di Eva Curatola

di Eva Curatola – CityNow.it torna con un’altra delle sue ‘Piacevoli Chiacchierate’. Proseguono le interviste in diretta del nostro magazine che vedono protagonisti ospiti di rilievo pronti a rispondere alle nostre e alle vostre domande.
Dopo l’appuntamento della scorsa settimana con Francesco Cozza, bandiera del calcio reggino, le nostre “Piacevoli Chiacchierate” vedono protagonista un altro ospite del settore sportivo. Nel pomeriggio di ieri, Domenico Suraci e Matteo Occhiuto del team di CityNow hanno intervistato per voi Marco Calvani, coach della Viola Reggio Calabria.
Un uomo con alle spalle una lunga carriera nel basket, che ha sempre guardato alla Viola come una squadra che ha fatto la storia della pallacanestro italiana. Sin dalle prime parole del Coach ai nostri microfoni traspare una grande ammirazione nei confronti della Viola e proprio da questa scintilla parte la conversazione con l’allenatore, che sembra aver conquistato il cuore dei reggini e che ha avuto modo di osservare la squadra della città prima da avversario ed ora da guida.
“Se oggi sono qui è perché la Viola mi ha dato fiducia nell’identificarmi come il giusto allenatore ed io ne sono onorato. Sono grato ai dirigenti che mi hanno scelto e spero di poter ripagare la loro fiducia”.
Marco Calvani racconta come è cominciata la sua storia con la Viola, affermando che il tutto è nato da una telefonata di Gaetano Condello: “Dopo le solite formalità, Gaetano mi ha detto che, dopo gli errori della scorsa stagione, era alla ricerca di qualcuno che potesse portare la squadra a condurre una stagione senza ansie”.
Tanta l’ammirazione del coach anche verso la società reggina, per la quale riserva parole di affetto: “Non capita tutti i giorni di incontrata imprenditori che si cospargono il capo di cenere e si prendono la responsabilità degli avvenimenti con grande umiltà”.
Ma è esattamente questo il clima che l’allenatore ha trovato nella nostra città al suo arrivo. Un clima in cui si è ormai preso consapevolezza dei propri errori e si è trovato quindi un modo per porvi rimedio.
Durante la Piacevole Chiacchierata però si parla non solo di Reggio e della sua società, ma anche della squadra vera e propria, quella composta dai singoli giocatori. “Sceglierne uno e identificarlo come il più bravo non mi sembra corretto – afferma Calvani – La Viola è un “complesso” che siamo riusciti a costruire grazie a un duro lavoro. Tutti i giocatori hanno raggiunto una consapevolezza, una coscienza che permette loro di migliorare giorno dopo giorno non perché è l’allenatore a dirlo, ma perché sono loro stessi ad essere divenuti più maturi”.
All’ordine del giorno vi è ovviamente la prossima sfida della nostra beniamina, quella col Casale, che Calvani commenta cosi: “Il nostro è un codice genetico chiaro. Siamo cresciuti e siamo arrivati ad un punto in cui confrontarci con i più forti ci piace. Casale Monferrato non è di certo la prima in classifica senza un valido motivo. Giochiamo quindi contro la prima della classe e abbiamo un grande timore e un grande rispetto, ma ci piacciono le sfide”.
Una sfida che va combattuta fino alla fine ma con un asso nella manica. Nel corso della diretta con CityNow il coach della Viola parla di un fattore fondamentale per la squadra, il famoso sesto uomo: “Può sembrare banale e ridicolo ma abbiamo necessità del famoso “sesto uomo in campo”. Domenica avremo in campo una marcia in più se il pubblico sosterrà la squadra di casa”. E il PalaCalafiore in queste occasioni non si fa di certo attendere, ma rimane fedele al fianco dei suoi campioni.
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