Caos mense scolastiche a Reggio: famiglie sull'orlo di una crisi di nervi

Sono ore di fuoco per gli studenti reggini 'a digiuno' da oltre un mese. Tra le alternative, pasti freddi e 'al sacco'.

“È vergognoso ciò che sta accadendo. Siamo indignati!”.

A Reggio Calabria, l’anno scolastico 2023/2024, per numerosissime famiglie, è iniziato nel peggiore dei modi. Chat della scuola impazzite, circolari no sense e genitori costretti ai miracoli per consentire ai propri figli la possibilità di pranzare, al termine delle attività scolastiche. Un ‘passaggio’, quello del secondo pasto della giornata scontato, un servizio, quello della mensa, normale ma che nella nostra città sembra essere diventato, ogni anno, una vera utopia.

Il servizio mensa, nelle scuole di Reggio, rimane difatti ancora un miraggio.

Il nodo mensa scolastica non è mai stato sciolto in tempo, anche negli anni passati e ad ogni nuovo inizio dell’anno scolastico la storia si ripete. Ma adesso a distanza di oltre un mese dalla prima campanella dell’anno, la situazione diventa intollerabile.

Perchè, ad inizio lavori scolastici già inoltrati, le famiglie non hanno ancora il servizio mensa, che, lo ricordiamo, dovrebbe essere garantito per legge.

Come noto infatti il bando comunale per l’affidamento e la gestione delle mense scolastiche a Reggio Calabria è andato deserto. Secondo quanto raccolto, adesso si sta procedendo ad un secondo bando, più appetibile per le ditte che non avevano ritenuto opportuno partecipare al primo atto amministrativo (molto probabilmente per motivi economici).

Intanto molti genitori, che hanno scelto un determinato tipo di percorso scolastico per i propri figli (a tempo pieno) sono costretti a fare i salti mortali. Alcune scuole vietano l’ingresso nelle aule di cibi esterni e propongono il pranzo al sacco o freddo, altre invece improvvisano e ci mettono una pezza, con tanto di proposta di catering a pagamento.

“Non sarà possibile concedere permessi brevi per andare a mangiare fuori scuola (…) E’ appena il caso di chiarire, che i permessi in uscita alle ore 13:00 (…) su tali ore, aumenteranno il cumulo massimo di assenze annuali”.

Questo il tenore delle circolari che si rincorrono tra gli istituti scolastici. E ancora.

“La scuola per venire incontro a questo increscioso disservizio, (…) sta cercando di interessare gli esercenti le attività commerciali di settore vicine affinchè, sulla libera volontà dei singoli genitori, possano offrire un servizio di catering…”.

Le famiglie, tutt’altro che serene, sono sull’orlo di una crisi di nervi, proprio per le notizie insensate che rimbalzano dalle scuole e la mancanza di certezze dell’amministrazione che interessano il benessere dei propri figli.

Non rimane adesso che attendere la pubblicazione del secondo bando nella speranza che qualche ditta possa aggiudicarsi il servizio mensa.

La mancata attivazione della mensa scolastica sta generando fortissimi disagi in città.