MES: cos’è il fondo salva-Stati, e a cosa serve?
L'ipotetico strumento per aiutare i Paesi in difficoltà
10 Aprile 2020 - 20:33 | Redazione

Il Mes (Meccanismo europeo di stabilità) entra in vigore nel luglio del 2012 dopo le modifiche apportate al Trattato di Lisbona. In Italia viene popolarmente chiamato fondo salva-Stati, perché ha l’obiettivo di sostenere quei Paesi che affrontano una crisi e che rischiano dunque il default.
A causa dell’emergenza economica che seguirà alla pandemia Covid-19, si è tornato anche nel nostro paese a parlare di MES come ipotetico strumento per aiutare i Paesi in difficoltà.
Cos’è il MES
Il Mes è lo strumento primario dei salvataggi europei, successore del vecchio fondo Efsf usato per Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Cipro. Il meccanismo, però, è al centro di innumerevoli divisioni e polemiche interne ai Paesi, come in Italia.
Come funziona?
Il MES si finanzia emettendo bond e ha un capitale garantito dagli Stati che gli consente una potenza di fuoco di circa 500 miliardi di euro e una serie di strumenti: prestiti a fronte di un programma di riforme concordato; acquisti di titoli di Stato sul mercato primario e secondario; linee di credito precauzionali; prestiti per la ricapitalizzazione indiretta delle banche; ricapitalizzazioni dirette.
A quanto detto sopra, bisogna aggiungere che per accedervi, è necessario prima sottoscrivere un memorandum su riforme da compiere e politiche di bilancio da seguire in cui Paesi come proprio l’Italia vedono il rischio di finire stigmatizzati.
