Immigrazione, Conte: 'I nostri sforzi non saranno vanificati. Saremo duri e inflessibili'

Intensificare i rimpatri e aumentare la sorveglianza costiera: la ricetta del premier Conte per fermare l'immigrazione in Italia

“Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare, tanto più non possiamo tollerare che in questi momenti, in cui la comunità nazionale ha fatto tanti sacrifici questi siano vanificati da persone che tentano di fuggire ai controlli sanitari”.

Lo ha detto il Premier Giuseppe Conte nel corso del punto stampa da Cerignola.

L’intervento sul tema immigrazione, da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, si è reso necessario in seguito ai continui sbarchi che, da settimane, avvengono a sud della penisola. Calabria e Sicilia sono divenute le mete predilette dagli scafisti che, approfittando della bella stagione, fanno arrivare in Italia centinaia di immigrati.

Ma, se da una parte il problema del traffico illecito di persone era di notevole importanza già prima della pandemia, con la presenza del Covid tutto assume un nuovo significato, ancor più grave.

L’Italia, come spesso accade, si spacca: tra chi vorrebbe solamente mandare uomini, donne e bambini lì da dove sono venuti e chi, invece, fa finta di non notare la portata della situazione. Sarà per questo motivo che Conte ha deciso di sbilanciarsi sulla tematica, affermando:

“Dobbiamo intensificare i rimpatri e, allo stesso tempo, aumentare sorveglianza costiera e contrastare questi traffici illegali. Dobbiamo essere duri e inflessibili. Se c’è una cosa che non ci viene rimproverata è l’aver affrontato l’emergenza mettendo al primo posto la tutela della vita e della salute dei cittadini. Ovviamente siamo molto responsabili. Non possiamo trascurare e rimanere indifferenti alla recessione economica che l’Italia, l’Europa e tutto il mondo sta affrontando. Stiamo contemperando questi interessi. Al primo posto sappiamo cosa c’è e per questo che raccomandiamo e continueremo a raccomandare il rispetto di queste minime minime regole precauzionali”.

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