Mimmo Lucano tuona: "In Calabria appalti dei rifiuti in mano alle mafie"

"Io sono ancora agli arresti, perchè non vanno a vedere da chi è gestito il termovalorizzatore di Gioia Tauro?", chiede l'ex sindaco di Riace

Mimmo Lucano non le manda a dire. A Repubblica delle Idee a Bologna, in una piazza Maggiore gremita, l’ex sindaco di Riace è tornato sulle principali contestazioni della magistratura al modello di accoglienza che aveva creato ed è stato smantellato.

Da quelle sulla ‘moneta’ che aveva diffuso perché i migranti potessero spendere sotto forma di buoni i soldi che spettavano loro, alle accuse sull’affidamento di due appalti per i rifiuti a cooperative in cui lavoravano migranti.

“Per sei anni è andato tutto bene, nessuno aveva sollevato alcuna obiezione. Ad un certo punto mi è stato detto che si parlava anche di Peppino Impastato e di Che Guevara, allora era quello il problema?”, domanda Lucano.

Sulla questione appalti per i rifiuti, l’ex sindaco di Riace è ancora più duro. “In Calabria gli appalti dei rifiuti sono in mano alle famiglie mafiose. Io sono ancora agli arresti per la questione appalti, ma perchè non vanno a vedere chi gestisce il termovalorizzatore di Gioia Tauro?”.

Lucano conclude con una nota di speranza: “A Riace, nonostante tutto, persone disperate continuano ad arrivare, e sono appena arrivati tre bambini. La vita continua, non si può fermare”.