"Mio padre è un boss", la scrittrice Maria Martino si racconta a CityNow

Il suo nome è Maria Martino e irrompe sulla scena editoriale col suo romanzo d'esordio

Siamo lieti di incontrare, oggi, nel nostro spazio dedicato alla cultura, una giovane scrittrice. Il suo nome è Maria Martino, che irrompe sulla scena editoriale col suo romanzo d’esordio: “Mio padre è un boss“.  

Come mai questo titolo? La storia raccontata è autobiografica?

La storia è inventata. All’interno del romanzo, però, ci sono dei racconti veri, che ci riportano molto indietro nel tempo e i cui protagonisti sono tutti morti. In questo mio lavoro, narro la storia di Lucia: un’adolescente che, in un’età a dir poco problematica, scopre di vivere in una famiglia di rango mafioso.

E cosa succede?

La ragazza entra dentro un tunnel senza un’apparente via d’uscita. La sua vita viene sconvolta ancor di più, quando in paese scoppia una faida mafiosa che coinvolge in pieno la sua famiglia.

Di libri che trattano storie di mafia, gli scaffali delle librerie sono pieni. Cosa c’è di nuovo nella storia che racconti, che può indurre il lettore a comprare il tuo romanzo?

Nel mio libro, la protagonista non è la faida, ma Lucia col suo carico di problemi legati anche all’età difficile, che una famiglia – distratta a fare la guerra – abbandona al suo destino. È un romanzo raccontato in prima persona. Tutte le pagine sono piene  dei pensieri della protagonista: il suo desiderio di vivere un amore alla luce del sole, il suo grande sogno di diventare un’atleta. Persino il bisogno di coltivare determinate amicizie. Tutto le viene precluso.

È una storia triste!

Lo è. D’altronde, non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia. Però, in questo racconto, il male è piegato dall’amore e soprattutto dall’amicizia tra Lucia e Concetta  che tocca vette altissime e accarezza l’utopia. A trionfare è la certezza che anche un barlume di luce possa superare la notte più buia e far tornare la speranza anche in cuori sconfitti e rassegnati.

Maria, questo tuo romanzo ha un messaggio per i propri lettori?

“Mio padre è un boss” lo dedico alle tante Lucie che vivono una situazione simile. Voglio fare una doverosa precisazione: il mio non è un trattato sulla mafia, non ne avrei le competenze.

E che cos’è, allora.

Il mio romanzo è un grido a sostegno di chi, a qualsiasi latitudine, è costretto a subire decisioni non stabilite dalla propria volontà.

Immagina per un attimo di metterti nei panni della protagonista del tuo lavoro, ameresti tuo padre?

Non scherziamo coi sentimenti. Nonostante tutto, Lucia non mette mai in discussione l’amore per i propri familiari. Solamente, io, non permetterei a nessuno, contro la mia volontà, di pianificare il mio futuro. Neanche ai miei genitori, che amo in modo smisurato.

Non ci resta che augurare a Maria Martino e alla sua opera prima, tanta fortuna. Noi il libro l’abbiamo letto e, sin dalla prima pagina, è stato un crescendo di emozioni, sfociate in un finale di autentica commozione.

Per info: www.youcanprint.it