Continua ad attuarsi, pur senza frenesie, la rivoluzione in casa Reggina. Nel bunker del Sant’Agata – blindato fino alla delicatissima sfida salvezza con la Paganese – continua a lavorare Agenore Maurizi. Il tecnico di Colleferro, infatti, sta varando una squadra praticamente semi-nuova che possa far dimenticare ai tifosi gli ultimi due, difficilissimi, mesi. Corroborato, naturalmente, dall’operato di Salvatore Basile sul mercato.
Gennaio, fino ad ora, ha portato in riva allo Stretto i centrocampisti Giuffrida ed Armeno, oltre che il ritorno – la cui fumata bianca resta questione di ore – di Ivan Castiglia. Vicinissimi a Reggio Calabria, poi, restano sia Marco De Vito (già a Reggio lo scorso anno) sia il laterale destro Hadziosmanovic.
In uscita, agli addii di Maesano (direzione Trieste), Di Livio e Tazza, potrebbero a breve seguire quelli di Di Filippo, ma soprattutto De Francesco e Porcino. Rebus, invece, intorno alla posizione di Mezavilla: la cessione del brasiliano, praticamente scontata a cavallo del nuovo anno, al momento resta molto più lontana di quanto potrebbe sembrare. Con l’ex Alessandria che potrebbe clamorosamente rimanere in amaranto.
Tornando a Maurizi, comunque, vanno segnalate le altissime probabilità – che ormai tracimano la certezza – in merito ad una variazione di modulo. Alla ripresa, infatti, non sarà più 4-3-1-2, bensì 3-5-2. Uno schieramento che dovrebbe fornire meno imprevedibilità a Bianchimano e compagni, ma anche più equilibrio. Segnale chiaro di tale svolta tattica, infatti, sono i profili ricercati sul mercato – su tutti quelli di De Vito ed Hadziosmanovic, ma anche lo stesso Armeno. Sulla carta la retroguardia a tre sarebbe ideale per esaltare le doti dell’attuale difensore del Monopoli ma anche di Gatti, profilo sul quale la società di Via Petrara ha dimostrato di puntare fortemente. La speranza, in ogni caso, è che già da domenica prossima la svolta possa produrre risultati tangibili: contro la Paganese è vietato sbagliare.
M.O.
