Morano Calabro, cartolina tra le più belle del Sud Italia - FOTO

Borgo medievale tra i più belli e suggestivi in assoluto della Calabria abbarbicato a 700 metri di quota sopra un irto colle affacciato sulla valle del fiume Coscile.

Morano Calabro, borgo medievale tra i più belli e suggestivi in assoluto della Calabria. Il paese di Morano Calabro si abbarbica a 700 metri di quota sopra un irto colle affacciato sulla valle del fiume Coscile, che divide il Massiccio del Pollino dai contigui monti del Pellegrino.

Nominato nel 2003 tra i “Borghi più belli d’Italia”, nonchè Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Morano Calabro è stato inserito nella prestigiosa lista della Commissione Europea che censisce le destinazioni più suggestive d’Europa. Le fonti storiche riguardanti il borgo di Morano sono invece scarse e non chiariscono le vicende relative alla sua fondazione, che comunque viene datata al II secolo a.C. ad opera dei romani.

La bellezza di Morano Calabro sta nella combinazione di arte e delle bellezze naturali del pollino: la pietra degli archi, dei torrioni, dei contrafforti, delle case abbracciate le une alle altre, sullo sfondo dei monti circostanti creando uno scenario davvero unico.

Le fitte antiche costruzioni urbane fanno di Morano Calabro uno dei centri storici più suggestivi e integri del Sud Italia. L’apparenza è quella di un presepe, con le case in architettura povera tardomedievale che, strette le une alle altre, quasi sostenendosi a vicenda, disegnano, digradando dalla sommita, un colle perfettamente conico.

Dall’alto del colle di Morano Calabro tutto sembra essere a portata di mano. Ai piedi dell’altura si estende una valle tappezzata di orti e campi coltivati, abbracciata da una corona di alte montagne. Al di là dei promontori si apre il mare, anzi “i mari”; infatti, ci troviamo in un’area del Parco del Pollino, in provincia di Cosenza, che a nord confina con la Basilicata, mentre a est e a ovest si affaccia sul litorale Tirrenico e sullo Ionio.

Morano Calabro è un buon punto di sosta per chi ama il clima e la serenità caratteristiche degli scenari di montagna, ma non vuole rinunciare al mare. Infatti, il grande pregio di questa località è la felice posizione geografica, il vincente connubio tra una lieve altitudine di circa 700 metri s.l.m. e la breve distanza dalla costa: 38 km da Villapiana, località sul litorale ionico e 50 km da Scalea, che invece è lambita dal Mar Tirreno.

Questo luogo di certo conquisterà chi ama andare alla ricerca di bellezze artistiche e culturali nei piccoli borghi. Qui, “casa” significa ancora tetto ricoperto di coppi rossi, pareti e archi di pietra affacciati su una maglia di vicoli che salgono, salgono fino in cima al colle. Quel che resta di un castello, ruderi di origine normanna che resistono dal XIII secolo, domina il panorama dal punto più alto di Morano Calabro.

Riprendendo il percorso, attraverso le viuzze e i sottopassi, alla ricerca di angoli e scorci da fotografare, si noterà che da ogni angolo del paese è sempre visibile la cupola di maioliche gialle e blu della collegiata di S. Maria Maddalena. Conviene raggiungere la piazza principale del borgo per ammirare da vicino questa costruzione barocca, definita “chiesa museo” e considerata tra le più belle ed armoniose della regione Calabria. Da visitare sono anche la Chiesa di San Nicola e la chiesa di Santa Maria del Carmine.

Girovagando per il centro storico si noterà la maestosità di certe arcate, portali in pietra e ampie scalinate che caratterizzano le facciate dei palazzi gentilizi, sorti intorno al ‘700 e ‘800 per volere delle ricche famiglie che gestivano i patrimoni e le attività agrarie della zona.

Alla base della gastronomia moranese ci sono legumi, pasta fresca, formaggi e salumi tipici. I primi piatti principali sono i cavatelli (pasta corta) con pomodoro e ricotta stagionata e le lagane (simili a tagliatelle ma senza uovo) con ceci e fagioli. Un buon piatto unico è il sostanzioso stoccafisso con patate e peperoni. Tra i formaggi, la tipica giuncata di latte vaccino, dolce e poco stagionata. A fine pasto, soprattutto nel periodo natalizio, ci sono le scalette, ciambelle fritte con zucchero a velo.