Ciao Pietro, persona perbene e giornalista di razza. Ci mancherai

La redazione di CityNow ricorda il collega reggino, tra le migliori firme del giornalismo calabrese

Era un bravo giornalista.

Un collega stimato e apprezzato da tutti. Dai lettori e da chi svolgeva il suo stesso lavoro.

Pietro Bellantoni era un vero professionista, di quelli rari. Di razza.

Persona intelligente, scaltro ma buono, apparentemente docile, capace di diventare severo, anche scorbutico se infastidito.

Pietro era un vero giornalista, una persona perbene, un esempio per tutti noi.

Un collega da seguire, da leggere, sempre sul pezzo. Una gran bella penna, mai banale, dalla grande conoscenza politica. Tagliente e arguto. Firma di punta del giornalismo politico calabrese. Del resto aveva vinto l’ultimo concorso pubblico in Rai.

Ci siamo visti l’ultima volta ad una conferenza stampa al Terminal Botteghelle. Era il 23 giugno. Pietro era visibilmente stanco con i segni della malattia ben evidenti.

Dopo un abbraccio sincero e un ‘Coraggio, sei forte‘, ci siamo lasciati con il microfono in mano, pronti ad intervistare il politico di turno.

Da quel giorno non ci siamo più visti.

Oggi i colleghi amici ti ricordano con il sorriso, quando si scherzava sui campi di calcio. Ricordi che rimarranno indelebili per l’intero gruppo della squadra dei giornalisti. Correvi sempre sulla fascia, instancabile, cazzuto, passionale e mai accomodante. Ma il momento migliore era quello dello spogliatoio, tra battute e grosse risate.

Ci mancherà il tuo sorriso, ci mancheranno i tuoi pezzi. Ci mancherà la tua professionalità e la tua ironia.

Ci mancherà il confronto quotidiano con uno dei migliori giornalisti calabresi.

Ciao Pietro…