Movida reggina, la risposta di un dipendente: "A volte ritornano! Lasciateci lavorare"

"Ci sono persone che hanno scelto di restare a Reggio, la amano invece di criticare sempre e lottano per migliorarla", le parole di Domenico Bellantonio

E’ stata pubblicata oggi, su alcune testate on-line reggine, una lettera di un cittadino che nella quale si sottolineava come nella tarda nottata di ieri proveniva musica ad alto volume dalla Via Marina.

Al tal proposito abbiamo ricevuto la risposta di un reggino, che riceviamo e pubblichiamo di seguito.

Scrivo in risposta ad una lettera aperta di un privato cittadino.

Il mio nome è Domenico Bellantonio nato a Reggio Calabria il 24 febbraio del 1981 ed ivi residente.

Dopo circa 25 anni di servizio in varie strutture della mia amata città, sento di poter esprimere con certezza di condurre una vita serena, ed in particolar modo negli ultimi anni, grazie alla lungimiranza di un imprenditore Reggino che, in controtendenza a quanto accade di solito, ha saputo credere nelle persone, le quali hanno portato l’azienda a raggiungere ottimi traguardi.

Queste persone come me hanno scelto di non andare via da questa terra.
Hanno scelto di non scappare vigliaccamente.
Hanno scelto di non criticarla sterilmente ma di lottare per cambiarla.
Hanno scelto di non fuggire per poi tornare e trovarla anni luci indietro rispetto al resto del mondo.
Hanno scelto che sia questo il luogo dove crescere, vivere e non solamente tornare per morire in pace senza musica di sottofondo.

Concludo precisando che la ‘mia’ azienda conta oltre 60 famiglie le quali anche loro vorrebbero pagare il mutuo di una casa e che opera in uno dei pochissimi settori che creano indotto ovvero quello turistico ricettivo e che intrattiene il pubblico e agisce nel pieno rispetto delle regole pagando le tasse e i permessi necessari.

Ringrazio l’amministrazione, i corpi armati, gli organi di tutela e controllo che ci sostengono e ci esortano nella nostra difficile attività imprenditoriale.

Dico che è il momento…anzi l’abbiamo passato già un po’ a procedere giudizialmente contro chi intralcia l’operato di chi vuole lavorare.

L imprenditore va tutelato è conservato e pertanto reputo sia arrivato il momento di contestare chi si finge vittima.

Mi scuso con le stesse istituzioni se siamo motivo di noia e critica da parte di pochi privati cittadini, che in maniera ottusa intralciano il loro operato e mi riferisco in particolare a coloro i quali per comodità loro erano andati via e che invece adesso sempre per comodità loro hanno deciso purtroppo di tornare.

Grazie
Domenico Bellantonio