Museo del mare, Castrizio: 'Fondamentale per raccontare la storia di Reggio'

Secondo lo studioso e archeologo, il progetto di Zaha Hadid è una grande occasione per la città di Reggio Calabria

Museo del Mare. Il maxi progetto, ideato dall’archistar Zaha Hadid per la città dello Stretto, recentemente inserito all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha fatto parlare di sé per oltre 10 anni e se, finalmente, concretizzato è destinato a divenire argomento di discussione, probabilmente, anche per gli anni a venire.

Ma cosa rappresenta quest’opera per Reggio Calabria? A spiegarlo, ai microfoni di CityNow, è stato il prof. Daniele Castrizio, studioso ed archeologo da sempre in prima linea per la città.

Ristobottega

Castrizio sul Museo di Zaha Hadid

Museo Del Mare Reggio Calabria

“Il Museo del Mare è per noi una grande occasione – ha affermato l’archeologo. Ovviamente non dovremo fare come si è fatto con il museo civico della città di Reggio al Monastero della visitazione. È necessario mettersi in moto da subito con un bando europeo, creare una commissione di studiosi ed esperti a livello internazionale per capire al meglio come procedere”.

Altra cosa fondamentale, secondo Castrizio, è consolidare nella popolazione il nuovo concetto di museo:

“I musei di nuova generazione – ha spiegato sono ambiente didattici, non solo espositivi. Per questo motivo è importante far capire alla popolazione, ma anche agli eventuali fruitori come sarà e cosa tratterà il museo del mare”.

Reggio e il rapporto con il mare

Museo Del Mare Progetto Zaha Hadid Reggio Calabria 2

“Reggio è una città di mare, che ha avuto una delle più grandi flotte da guerra, non solo in epoca greca ma anche bizantina. Reggio ha vissuto le incursioni da parte di pirati, etruschi, cartaginesi, saraceni”.

Ristobottega

La storia della città è ancora vive e tangibile nella tantissime contaminazione lasciate dai popoli che l’hanno attraversata nei secoli. E a tal proposito il professore ha aggiunto:

“Reggio è una città che ha avuto col mare un rapporto talmente forte e stretto che è rimasta l’unica città medievale sul mare. Tutte le altre sono state portate all’interno, con il rischio forte per i cittadini di essere esposti agli attacchi. Reggio ha resistito ed ha tentato di mantenersi sul mare fino al cambio di rotta avvenuto in seguito al terremoto del 1908. Noi abbiamo la necessità adesso di trovare una borghesia imprenditoriale e culturale all’avanguardia che sappia ricucire questo rapporto con il mare”.

Castrizio ha concluso:

“Il museo di Zaha Hadid diviene fondamentale in questo percorso perché racconterà la vera storia della città, non un territorio chiuso in se stesso, ma un posto che ha avuto contatti con mezzo mondo”.