‘Museo faunistico Diorama’: un viaggio emozionante dentro l’anima dell’Aspromonte – FOTO
Dentro le storiche mura del Forte Poggio Pignatelli ha preso vita un progetto che unisce natura, scienza e memoria
16 Maggio 2025 - 09:08 | di Eva Curatola

Nel cuore di Campo Calabro, dentro le storiche mura del Forte Poggio Pignatelli, ha preso vita un progetto che unisce natura, scienza e memoria. È il Museo Faunistico Diorama, una realtà nuova, ma con radici profonde: quelle della montagna che guarda lo Stretto e racconta storie di rapaci, fiumare e silenzi.
Un museo che nasce per raccontare l’Aspromonte

“Il nostro obiettivo è far conoscere l’Aspromonte, la sua fauna, i suoi paesaggi, a partire dai più giovani”, spiegano Andrea Ciulla e Giuseppe Martino, guide ufficiali del Parco Nazionale e fondatori del museo. L’idea nasce dalla volontà di valorizzare un patrimonio unico, spesso invisibile agli occhi di chi lo attraversa in fretta.
Non è un museo tradizionale: è un’esperienza immersiva. Sei grandi diorami, ospitati in quattro sale, ricostruiscono fedelmente sei ambienti naturali dell’Aspromonte, con un allestimento curato da Salvatore Piromalli. Ogni sala è una finestra su un ecosistema diverso.
Dalla costa alla montagna, un viaggio in sei ambienti

Il percorso comincia dal mare: la prima sala è dedicata agli uccelli migratori e pelagici, protagonisti dello Stretto di Messina, uno dei più importanti corridoi migratori d’Europa.
Nella seconda sala, l’acqua si fa più calma: ci sono i laghetti costieri, le zone palustri, poi il bosco di quercia e quello collinare. Ambienti che parlano di biodiversità, ma anche di delicatezza e silenzi.
La terza sala è un omaggio ai boschi d’altura: da una parte il versante ionico, dall’altra quello tirrenico, più arido. Un diorama è ispirato alla zona di Gambarie, dove ha sede il Parco.
“Due luoghi distanti solo qualche decina di chilometri – raccontano i curatori – ma così diversi da sembrare mondi opposti”.
Le fiumare e la vita dopo la vita

L’ultima sala ospita l’ambiente forse più affascinante e caratteristico: la fiumara. Qui la natura mostra il suo volto più aspro, ma anche più autentico. Al centro, un grande rapace si china su una carcassa: è la catena alimentare, è la vita che continua, anche dopo la morte.
Accanto, una teca dedicata a Sergio Longo, figura centrale della storia del Parco e primo promotore di un museo faunistico aspromontano. I suoi appunti, le sue idee, oggi rivivono qui.
Una collezione che educa

Il museo ospita una collezione di circa cento animali, provenienti da centri di recupero (CRAS), musei e università. Nessuno degli animali è stato cacciato: tutti sono morti per cause naturali o per impatto dell’uomo sull’ambiente.
Attraverso la tassidermia, ogni animale trova nuova vita, non per spettacolo, ma per educare.
“Spesso si associa la tassidermia alla caccia, ma in realtà è scienza, conservazione, ricerca. I nostri diorami custodiscono specie che è quasi impossibile osservare in natura” hanno spiegato i fondatori a CityNow.
Un’esperienza guidata, per tutti

Ogni visita è accompagnata da una guida ambientale, che introduce ai diorami e racconta le storie degli animali, dei paesaggi, dei progetti del Parco.
“Non vogliamo che nessuno si perda il significato profondo di ciò che osserva”.
Il museo è pensato in particolare per bambini e scolaresche. Oltre alle visite, si organizzano laboratori didattici e creativi per la fascia 6-12 anni, con attività legate alla natura, alla fauna, all’Aspromonte.
Un progetto che fa rivivere il Forte

Il Museo Faunistico Diorama è nato grazie ad un bando del Comune di Campo Calabro, che ha messo a disposizione gli spazi del Forte Poggio Pignatelli per progetti culturali.
Dal mese di ottobre 2024, il museo è aperto ogni sabato e domenica dalle 9:30 alle 18:30 con orario continuato. Nei giorni feriali è visitabile su prenotazione.
Unico nel suo genere
Oggi il Museo Faunistico Diorama è l’unica realtà del genere nella provincia di Reggio Calabria. Una novità importante, non solo per chi ama la natura, ma per tutta la comunità. Un invito a guardare l’Aspromonte con occhi diversi, a rispettarlo, a viverlo con consapevolezza.
Maggiori informazioni
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