Relazione DIA 2024: ‘La ’ndrangheta punta a grandi opere e fondi pubblici’
"Le cosche puntano ai fondi pubblici, mantenendo il controllo dalla provincia di Reggio" è quanto emerge dalla relazione della Direzione Investigativa Antimafia
27 Maggio 2025 - 11:03 | Comunicato Stampa

Le cosche avrebbero evidenziato un crescente interesse nel controllo delle grandi opere pubbliche e nella gestione delle risorse economiche degli enti locali, come nel caso delle aziende ospedaliere o dei servizi di raccolta rifiuti.
È quanto emerge dalla Relazione sull’attività svolta dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) nel corso del 2024, che conferma l’evoluzione delle strategie della criminalità organizzata calabrese, sempre più orientata verso settori cruciali dell’economia pubblica.
La centrale decisionale resta Reggio Calabria
Nonostante la sua espansione oltre i confini nazionali, la relazione ribadisce come la ’ndrangheta continui a mantenere salde le proprie radici nella provincia di Reggio Calabria, considerata “fonte di legittimazione di tutte le decisioni strategiche”.
Il cuore operativo e il centro di comando delle dinamiche criminali resta quindi il territorio reggino, da cui partono linee d’indirizzo che interessano circuiti imprenditoriali e finanziari anche al di fuori dei confini italiani.
Fenomeno globale, ma legato al controllo del territorio
La DIA evidenzia come la ’ndrangheta sia ormai un fenomeno di portata internazionale, ma capace di rafforzarsi proprio grazie al controllo sistematico del territorio d’origine. È da qui che trae forza per condizionare settori pubblici strategici e infiltrarsi nei flussi economici destinati alle grandi opere infrastrutturali.
Fonte: Ansa Calabria