'Nessuno escluso mai', quasi 30 anni dopo la scomparsa di don Italo Calabrò

Come fare diventare il messaggio di don Italo Calabrò programma pastorale, politico ed educativo. La nota di Agape Piccola Opera Papa Giovanni e Caritas Diocesana

Alla vigilia del 30° anno della sua scomparsa, avvenuta il 16 giugno 1990,  Agape Piccola Opera Papa Giovanni  e Caritas Diocesana vogliono rilanciare il suo messaggio alla città di Reggio ed alla Calabria tutta, proponendo un manifesto  di impegno  a tutte le organizzazioni ecclesiali e civili che intendono fare diventare ‘Nessuno Escluso mai’ programma pastorale, politico ed educativo per la rinascita della nostra terra.

Previsto un percorso formativo  per fare memoria del suo insegnamento e per  riflettere su come agire per rispondere alle sfide dell’accoglienza e dell’inclusione sociale del tempo presente caratterizzato da paure, indifferenza, emarginazione dei più fragili e presenza soffocante della ‘ndrangheta.

Saranno tre vescovi, Mons. Francesco Oliva della diocesi di Locri Gerace, Mons. Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza episcopale della Calabria e Mons. Giuseppe Fiorini Morosini Arivescovo Diocesi Reggio-Bova a tenere i primi tre incontri.

Il primo appuntamento è per SABATO 21 SETTEMBRE ore 17,30 salone Chiesa parrocchia San Sebastiano al Crocefisso. Il programma prevede l’introduzione di Mario Nasone per gli Enti promotori, il saluto di don Marco Scordo Parroco della Chiesa del crocefisso, la proiezione della Video poesia di  Corrado Calabrò  “dov’è tuo fratello”, la relazione “le sfide della esclusione e dell’accoglienza oggi  di Mons.Francesco Oliva  Vescovo Diocesi Locri-Gerace e  membro Ufficio presidenza di Libera. Seguiranno delle testimonianze su:

  • Sostegno alle famiglie ferite. (Maria Giovanna Monaca e Giancarlo Benedetto Uff.Pastorale della famiglia);
  • accanto ai giovani  (Giulia Melissari gruppo giovani Agape, Anna Nucera Dirigente scolastica Panella-Vallauri);
  • condividere la disabilità(.famiglia Berretta della  Piccola Opera Papa Giovanni);
  • l’accoglienza dei migranti.(Bruna Mangiola coordinamento ecclesiale sbarchi);
  • aprire la famiglia all’infanzia abbandonata ( famiglia affidataria Antonio Gambello-Fortunata Iacopino);
  • accompagnare le donne vittime di violenza ( Nicola Santostefano  gruppo avvocati volontari Agape-Marianella Garcia).

Le conclusioni a cura di don Nino Pangallo Direttore Caritas Diocesana, don Antonino Iachino assistente spirituale Agape e Piccola Opera papa Giovanni, coordina i lavori Mimmo Nasone.