Regione-Città Metropolitana, braccio di ferro sulle funzioni. Occhiuto sibillino: ‘In futuro sarà più semplice…’
“Non ho alcun problema a trasferirle, ma sono più tranquillo se le do a una Città Metropolitana che sia in grado di esercitarle”, ha dichiarato Occhiuto, pungendo Falcomatà sulla gestione dell’aeroporto dello Stretto Tito Minniti
18 Settembre 2025 - 16:05 | Redazione

A tre settimane dalle elezioni regionali in Calabria, la questione del trasferimento delle deleghe alla Città Metropolitana di Reggio torna al centro del dibattito politico. Da una parte il sindaco Falcomatà, che si è detto sicuro che le deleghe “non arriveranno prima della scadenza del mandato e diventeranno strumenti di campagna elettorale”, dall’altra il presidente Occhiuto che, nel corso dell’ultima puntata di Live Break – Speciale elezione, ha affrontato ai nostri microfoni l’argomento.
L’argomento era stato già oggetto di campagna, nel 2021, quando Occhiuto aveva promesso che il trasferimento sarebbe avvenuto nel corso del suo governo regionale. A tal proposito, il Governatore ha ripercorso i passi avanti fatti in questi anni:
“Ho affidato la questione delle deleghe alla mia ex vicepresidente, Giusi Princi, che ha lavorato molto su questo tema. Prima di diventare eurodeputata, aveva quasi portato a termine l’opera. La delega è poi passata all’assessora Caracciolo e, insieme, abbiamo scritto una lettera al Consiglio Regionale, già 7-8 mesi fa, per avviare il percorso che riguarda la Città Metropolitana, così come anche le altre province della regione”, ha spiegato Occhiuto.
Il presidente ha sottolineato la necessità di un ente in grado di esercitare queste deleghe:
“Non ho alcun problema a trasferirle, ma sono più tranquillo se le do a una Città Metropolitana che sia in grado di esercitarle”, ha dichiarato, facendo riferimento, ad esempio, alla gestione dell’aeroporto dello Stretto Tito Minniti. “Se lo avessi dato alla Città Metropolitana, secondo voi sarebbe cresciuto con queste percentuali?”.
Occhiuto ha quindi ribadito il suo approccio: la Regione deve essere un ente di programmazione, ma non è sua intenzione trasferire deleghe a un ente che non possa gestirle al meglio.
Infine, quando gli è stato chiesto se il trasferimento delle deleghe potesse avvenire dopo le elezioni comunali 2026, quando, forse, la guida della città passerà al centrodestra, Occhiuto ha risposto:
“Sarà sicuramente più semplice”.