Open Arms, Laura Bertullo: "Una nave galera simbolo di meschinità"

"Che razza di paese siamo diventati?". Di seguito le parole di Laura Bertullo (Commissione Pari Opportunità) sul caso Open Arms

Il caso Open Arms, così come tanti altri in passato, sta facendo discutere l’Italia. L’umanità non dovrebbe però spaccarsi in pro o contro gli sbarchi.

Dietro la parola ‘migranti‘ si celano persone in carne ed ossa in grado di provare tutti i sentimenti umani, forse, a differenza dell’italia che sembra non avere più un cuore. Ecco le parole di Laura Bertullo:

“Sono saltati in acqua presi dalla disperazione, evasi dalla nave galera della vostra incommensurabile meschinità. A questo siamo arrivati, che sia per voi più grande degli oceani la vergogna da provare”.

Il presidente della Commissione Pari Opportunità della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in un post su facebook prosegue:

“Diciotto giorni senza una riva, esseri umani stremati, qualcuno faccia scendere queste persone da quella maledetta scatola di ferro. Ma che diamine sono sti “referti non preoccupanti” in una situazione al limite della decenza morale? Anzi, ben oltre quella. Quanto male devono apparire per il sacrosanto diritto di mettere i piedi sulla terra ferma?

Dobbiamo aspettare che vengano tutti accolti sdraiati in barella? Panico, crisi isteriche, stanchezza fisica, mettiamoci nei loro panni, è terribile davvero. Ma che razza di paese siamo diventati senza sentimenti di empatia?
Una situazione vergognosa, crudele, inescusabile. Basta, aprite il porto più vicino alla Open Arms, si dia immediata pace a queste persone innocenti”.