Spirlì contro le polemiche sull’ordinanza: ‘Servono dati alla mano per le scuole dei più piccoli’

Il Presidente facente funzioni della Regione Calabria ha risposto alle polemiche scatenate dall'ultima ordinanza sulle scuole

Spirlì

È tarda sera quando il Presidente Spirlì, dopo l’ultima ordinanza sulle scuole in Calabria, posta su Facebook un chiaro messaggio ai “suoi oppositori”. Il nodo sulla didattica in presenza e/o a distanza continua a far discutere le due contrapposte fazioni che tirano la corda delle istituzioni per averla vinta.

L’ordinanza per le scuole superiori

Nella giornata di ieri, sabato 27 febbraio, come spesso accade a tarda sera, la Regione Calabria ha pubblicato l’ultima ordinanza relativa al mondo della scuola superiore. La disposizione regionale prevede la proroga delle precedenti misure per le prossime due settimane.

Spirlì mette un freno alle polemiche

In seguito all’ordinanza sono nate le ennesime polemiche, ma il presidente facente funzioni non ha perso tempo nel mettere al proprio posto chi si è scagliato contro le decisioni della giunta regionale:

“Leggo accorati appelli e commenti polemici sulla mancata chiusura delle scuole dei più piccoli. Probabilmente dimenticate che su quelle scuole c’è un pronunciamento del Consiglio di Stato, a seguito di un ricorso al TAR da parte di GENITORI.

Per lunedì mattina, a tal proposito, ho convocato d’urgenza una riunione dell’Unità di Crisi. Ho chiesto di poter visionare dati sui contagi e sulle chiusure delle scuole avvenute nell’ultimo mese, dopo del pronunciamento del CdS.

Sapete bene tutti come la pensi: ma l’eventuale (non impossibile) ordinanza che riguardi le scuole dei più piccini deve essere motivata con l’uso di dati che vengano da CTS e/o da ASP, USR, o altra istituzione competente.
Se avremo, e non ne dubito, conforto nei dati, tuteleremo ancor più i nostri piccolini”.