Ospedali da incubo, "Le Iene" indagano sulla sanità reggina: cosa è successo a Consolato Campolo? - VIDEO

Consolato Campolo guidava una task force con l'obiettivo di combattere gli sprechi all'interno dell'Ospedale di Reggio Calabria. Ecco il servizio de Le Iene

Continuano le inchieste giornalistiche de “Le Iene” a Reggio Calabria. ‘Ospedali da incubo’ torna nella Città dello Stretto per indagare sul caso di Consolato Campolo. Ad occuparsi del servizio è l’inviato Gaetano Pecoraro.

Ci sono ospedali in Calabria dove i soldi pubblici arrivano e poi non si sa dove vanno a finire. Consolato Campolo guidava una task force con l’obiettivo di combattere gli sprechi però è morto prima di finire il suo lavoro.

INFARTO O OMICIDIO?

Gaetano Pecoraro indaga sul caso reparti fatiscenti, attrezzature mancanti, ascensori fuori uso che costringono gli operatori del 118 a trasportare a mano i pazienti da un reparto all’altro. É la situazione di alcuni “ospedali da incubo” della Calabria raccontata da Gaetano Pecoraro nei suoi servizi.

Questi ospedali ricevono denaro pubblico, alcuni anche due volte la cifra che riceve un ospedale di Milano che garantisce invece il doppio dei posti letto. Consolato Campolo aveva il compito di combattere questi sprechi e in nove mesi di operato alla guida della sua task force era riuscito già a fare molto. Una notte però, dopo una cena muore d’infarto nonostante non avesse mai avuto problemi al cuore.

Una morte strana che lascia aperti molti dubbi, tra cui l’ipotesi terribile che possa essere stato avvelenato. Gaetano Pecoraro si è occupato di questo caso.

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Vincenzo Ferrari, un dirigente della regione Calabria che si occupa di controllo gestione parla dell’operato di Campolo:

“Stava mettendo ordine, presto si sarebbe potuti partire da numeri certi e arrivare gradualmente a una soluzione. A me raccontava di qualcuno che gli diceva di non essere così efficace e anche di qualcuno che l’ha minacciato direttamente”.

Sul corpo di Consolato Campolo non è stata disposta alcuna autopsia. I medici parlano di arresto cardiaco.

La morte di Consolato Campolo ha messo fine ai suoi tentativi rimettere a posto l’enorme debito che l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria ha con tutti i cittadini italiani.

Fonte: leiene