Come preparare i paccheri con pescespada alla mediterranea: la ricetta

Un primo piatto che sa di tradizione. La ricetta dei paccheri al pesce spada

Il pescespada è indubbiamente il pescato simbolo del nostro meraviglioso mare. La Calabria ne vanta il primato di pesca e le meravigliose spadare che solcano le coste del reggino sono da sempre il simbolo della presenza di questo meraviglioso pesce nei nostri mari.

Ingredienti per 4 persone:

400 gr. di paccheri; 1 melanzana; 2 fette di pesce spada fresco; 15 pomodorini ciliegini; un mazzetto di basilico; capperi q.b.; pinoli q.b.; sale e pepe; 1 spicchio d’aglio; un bicchiere di vino bianco.

Preparazione

Comincio questa ricetta tagliando la melanzana a fette dello spessore di un centimetro e poi la metto a riposare in uno scolapasta con una manciata di sale grosso per un’oretta. Passato il tempo necessario per far perdere parte dell’acqua alle melanzane tolgo il sale residuo se ce n’è, asciugo le fette con della carta assorbente e le taglio a cubetti. Metto a bollire l’acqua per la pasta e la salo quanto basta. Sminuzzo il basilico e lo metto in una ciotolina con dell’olio.

Faccio friggere i cubetti di melanzana in una padella con dell’olio e una volta ben rosolati li lascio ad asciugare su un piatto ricoperto con della carta assorbente. Taglio i pomodorini a spicchi e li privo dei semi. Anche il pesce spada lo taglio a cubetti, dopo averlo privato precedentemente della sua pelle esterna. Passo il pesce spada in una padella con dell’olio e uno spicchio d’aglio, i pomodorini, i pinoli e i capperi, poi aggiungo un bicchiere di vino bianco.

Lascio sfumare per circa dieci minuti. Aggiusto di sale e di pepe. Intanto metto a cuocere i paccheri avendo cura di controllarli in cottura perché c’è il rischio che si attacchino al fondo della pentola e si spezzino.

Per ovviare a questo problema consiglio di mettere nell’acqua un cucchiaio da tavola di olio. Mentre la pasta si cuoce aggiungo le melanzane fritte al pesce spada e pomodorini. Scolo i paccheri e li verso nella pentola in cui c’è il composto di tutti gli altri ingredienti. Faccio saltare il tutto e aggiungo un filo d’olio di oliva.

I paccheri con pesce spada, pomodorini, melanzane e capperi sono pronti. Buon appetito!

Storia

Noto fin dall’antichità, diffuso in tutte le acque temperate del globo, il pescespada è stato a torto considerato un feroce abitatore dei mari.

Numerose storie gli sono fiorite intorno, e una leggenda dell’antica Grecia narra dei Mirmidoni, che smaniosi di vendicare l’uccisione di Achille attaccarono i Troiani. Questi, per evitare la rappresaglia scapparono e allora i Mirmidoni, rabbiosi per non aver raggiunto l’intento, si lasciarono annegare. Al fine di tramandare questo nobile gesto Tetide, dea marina, li tramutò in pesci dal lungo rostro a ricordo della loro arma.

Probabilmente legata a questa leggenda, era anche la scelta dei pescatori calabresi e siciliani di non parlare italiano durante le battute, ma di segnalare i comandi usando speciali frasi convenzionali di origine greca, lingua che magicamente attirava gli spada, per catturare i quali si usavano barche munite di un albero di vedetta e di una passerella per il fiocinatore.

Il pescespada è l’animale marino più veloce, dopo il pesce vela, grazie alla grande coda che gli permettere di superare i 93 km orari. Generalmente solitario, durante il corteggiamento manifesta un incredibile attaccamento verso la sua occasionale compagna, spingendosi anche alla morte se questa viene ferita od uccisa. La carne era consumata prevalentemente fresca, ma recentemente ha preso sviluppo l’affumicazione. Un prodotto caratteristico, ottenuto sia dal pescespada che dal tonno , è il mosciame, filetti di carne salati ed essiccati all’aria, serviti a fettine come ingrediente delle insalate. Nella tradizione, questo lavoro si svolgeva a bordo delle imbarcazioni, dove i filetti erano ripetutamente immersi in mare e appesi agli alberi ad asciugare, fino all’arrivo nei porti.