Pallacanestro Viola, Cessel: ’Qui per vincere. Mi considero un lungo vecchio stile’

"A Messina? Io vengo, poi mi fido del coach, se lui decide di usarmi, sono pronto" le parole del nuovo pivot neroarancio

La Pallacanestro Viola ha da poco ufficializzato l’acquisto del pivot senese classe 2001 Giovanni Cessel.

Intervistato ai microfoni dei canali ufficiali, ha così commentato il suo arrivo a Reggio Calabria:

“Innanzitutto ho visto il progetto, era molto ambizioso sin dall’inizio, da quando ci ho messo gli occhi sopra, poi parlando con il coach, ho sentito il suo entusiasmo e la sua voglia di portarmi in questa squadra per vincere: mi ha convinto, ho voluto sposare questo progetto. Non conoscevo nessuno, però già nei primi due giorni, anche convivendo con i compagni di squadra, alla fine siamo tutti ragazzi della stessa età, è come se ci fossimo conosciuti da anni. Sono affamato, sì, ma affamato più che altro anche di riscattare me stesso, dopo un periodo che non è andato come volevo in America. Penso che si possa allineare con i desideri della squadra: io voglio vincere come tutti gli altri”.

Cessel ha avuto come il capitano Binelli delle esperienze negli USA, giocando per la Caldwell University in NCAA Diviosion II.

“Di certo quello degli USA è un basket molto più fisico e veloce, rispetto a quello a cui ero abituato in Italia prima di partire. Li purtroppo cercano solo lo spettacolo, quindi la schiacciatona o la stoppatona, oppure il contropiede con la tripla, ed era un gioco che non faceva per me. A me piace più il gioco che fa anche il coach Cigarini qui, ovvero un gioco veloce, ma tattico e di letture”.

Continua Cessel descrivendo il suo stile di gioco e i suoi modelli sul parquet:

“L’ho sempre detto, per chi mi conosce io mi considero più un lungo vecchio stile. A me piace giocare di tecnica, come i ganci cielo anche, se avrò l’occasione li metterò anche in partita, però poi ovviamente quando riesco a prendere posizione bene posso giocare anche da Shack, dipende come mi va la serata. A me non è mai piaciuto guardare la pallacanestro, io ho bisogno di giocarla, però ho sempre guardato Kareem Abdul Jabbar e Hakeem Olajuwon , e da li infatti si può vedere il mio gioco da dove è venuto.Karim l’ho guardato molto perché la prima persona mi ha insegnato di gancio cielo era mia padre nei campetti di Portogruaro, sono il suo innamorato di questa mossa”.

Domani la trasferta a Messina sul campo della Basket School, e l’attesa per l’esordio del pivot neroarancio nel campionato di B:

“Il traghetto l’avevo già preso per andare a Taormina da amici. Io vengo, poi mi fido del coach, se lui decide di usarmi, sono pronto, sennò mi fido della sua decisione”.