8 marzo, Princi: ‘Parità di genere priorità assoluta, servono politiche europee ambiziose’
"Un'imprescindibile questione di giustizia sociale, ma anche un potente motore di crescita economica per l’Europa" le parole dell'onorevole reggina
08 Marzo 2025 - 10:45 | Comunicato Stampa

“La parità di genere è una imprescindibile questione di giustizia sociale, ma anche un potente motore di crescita economica per l’Europa. Secondo l’Istituto europeo per l’Uguaglianza di Genere, i progressi in questo settore potrebbero portare, entro il 2050, a un aumento del PIL europeo compreso tra 1,95 e 3,15 miliardi di euro.”
È quanto afferma Giusi Princi, eurodeputata FI-PPE e membro della Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere (FEMM) del Parlamento Europeo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
“Dobbiamo rinnovare il nostro impegno per garantire alle donne pari opportunità, in particolare nei settori dell’educazione, delle STEM e dell’economia, così come nella lotta alla violenza di genere, comprese le sfide legate alla cyber-violenza” – dichiara Princi.
Parità di genere: presentata la nuova tabella di marcia dell’UE
In occasione dell’8 marzo, è stata presentata la nuova tabella di marcia europea sulla parità di genere, che guiderà le future politiche dell’Unione Europea.
Giusi Princi ha sottolineato due priorità chiave alla Commissaria europea per l’Uguaglianza, Hadja Lahbib:
- L’educazione come chiave per una società più equa
- Il rafforzamento della lotta alla violenza di genere, anche digitale
“È fondamentale colmare il divario di genere nelle discipline STEM, garantendo alle ragazze e alle giovani donne l’accesso alle competenze del futuro. Attualmente, le donne rappresentano solo un terzo del totale di lavoratori nel settore tecnologico.
Mi impegnerò affinché l’UE finanzi progetti per l’uguaglianza di genere, tra cui il programma che, nel 2027, succederà a Orizzonte Europa.”
STEM e donne: investimenti e progetti per colmare il divario di genere
Per aumentare la presenza femminile nelle discipline STEM, l’UE deve potenziare programmi e strategie. Princi ha citato l’importanza di:
- Espandere progetti innovativi come “Girls Go Circular” e “STREAM IT”
- Promuovere incentivi affinché le giovani donne possano accedere a formazioni avanzate nel settore tecnologico
- Investire nei programmi di ricerca europei, mettendo la parità di genere al centro dei finanziamenti futuri
Cyber-violenza e molestie online: l’impegno dell’UE
La lotta alla violenza di genere digitale è un altro tema centrale. Princi ha evidenziato come:
“Molestie e abusi sui social media ostacolano la partecipazione delle donne nella vita pubblica.”
A tal proposito, ha ricordato che:
- La Commissione Europea ha già introdotto misure nel Digital Services Act (DSA)
- Sono necessarie ulteriori azioni, tra cui l’uso di strumenti digitali avanzati come l’Intelligenza Artificiale per prevenire la violenza di genere online
“Presenterò un’interrogazione alla Commissione Europea per indagare sugli investimenti dell’UE in tecnologie avanzate, come l’Intelligenza Artificiale, per prevenire e combattere la cyber-violenza e la violenza fisica contro le donne”, aggiunge Princi.
L’UE prevede di investire 200 miliardi di euro tramite il programma InvestAI, e secondo l’eurodeputata, è essenziale che queste tecnologie siano utilizzate in modo etico e non discriminatorio, garantendo la sicurezza delle donne nello spazio digitale.
Parità salariale e occupazione femminile: una priorità per l’Europa e la Calabria
Giusi Princi ribadisce che la parità di genere deve diventare una priorità assoluta, con interventi concreti per:
- Aumentare l’occupazione femminile
- Eliminare il divario retributivo tra uomini e donne
- Rendere il lavoro più accessibile e inclusivo per le donne
In questo contesto, Princi ha ricordato il lavoro svolto in Calabria, regione che ha adottato misure concrete per la parità di genere.
“Quando ero vicepresidente della Regione, insieme al Presidente Roberto Occhiuto, abbiamo promosso la legge regionale n. 7 dell’8 marzo 2022, stanziando 10 milioni di euro per la parità di genere e la non discriminazione nei luoghi di lavoro”.
Un impegno che deve essere portato avanti a livello europeo, affinché l’8 marzo non sia solo una celebrazione simbolica, ma un impegno quotidiano per l’uguaglianza di genere.
