Da Philipp Plein a Barbara D’Urso: le bici Bollani progettate a Reggio spopolano tra i vip


Redazione – Enzo Bollani, vulcanico autore e progettista, ormai molto noto qui a Reggio Calabria per averla scelta come luogo di ideazione delle sue biciclette, vere opere d’Arte in movimento, il cui pregio è anche quello di essere utilizzabili quotidianamente, oggi celebra un altro traguardo, e lo fa con un occhio di riguardo alla nostra città e alla nostra costa tirrenica: lanciando ufficialmente la nuova Scilla, da noi provata in anteprima esattamente un mese fa, ha scelto la suggestiva cornice de La Bottarga, a Milano, e di Villa Chiringuito, a Cannitello.

 

Una dichiarazione d’Amore, verrebbe da dire, anche se Bollani stesso è poco avvezzo a utilizzare o scegliere termini che riterrebbe banali e poco esaustivi, ma che noi riconosciamo come tale.

Se è vero, come è vero, che una parte delle sue origini lo ha riportato nella nostra Terra, è anche da sottolineare la sua costanza e la sua presenza, ma soprattutto la sua volontà continua di sperimentare.

Ed è da questa sperimentazione che sono nate le SaltaCross, per esempio, volute da Philipp Plein per le sue sfilate e per la sua campagna, in ambito mondiale.

Anche se, per discrezione, Bollani scelse personalmente di non far risaltare il proprio marchio sulle bici stesse, come segno di rispetto, e la scelta non è comune nel mondo d’oggi, in cui il prevalere prevale sulla qualità intrinseca dell’oggetto stesso.

Ma Bollani dice: “non mi sono mai voluto legare a personaggi della Moda, per evitare il rischio di perdere libertà e per rispettare la loro”, e noi non possiamo che prenderne atto.

Oggi, però, mentre Barbara D’Urso festeggia il suo compleanno, possiamo dire quanto ci ha confessato Bollani stesso, raccontandoci che Lady Barbara, questo è il nome della bicicletta di Barbara D’Urso, sia nata interamente a Scilla, fin dal suo colore: “Castello Ruffo metallescente”, le cui tonalità cangianti spaziano dal rame all’antracite opaco, su un telaio pensato secondo gli stilemi degli anni Sessanta, a rondine.

E se una rondine non fa primavera, possiamo certamente affermare che Enzo Bollani abbia messo il suo nido qui da noi.

Un milanese atipico, un calabrese nell’animo e nel cuore.

Oppure, più probabilmente, un reggino che si è accorto di quanto sia importante puntare sulle origini, per costruire un futuro importante.

Di seguito le foto: dalla ‘Lady Barbara’ creata appositamente per la D’Urso alla bici utilizzata dalla Santanchè, passando per la galleria d’arte dello stesso Bollani, seduto sulla poltrona ‘Bella’, progettata dal reggino Nick Maltese.

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