Piano Strutturale Comunale, l'ass. Cama: 'Reggio più bella e attrattiva'

"Vogliamo dare regole, negli ultimi anni si è creata confusione nelle periferie. La città non può più attendere". Le parole dell'assessore Cama sul PSC

Il Piano Strutturale Comunale mancava da cinquant’anni. Oggi, porta anche la sua firma. L’assessore Mariangela Cama ha avuto il compito di portare avanti un progetto fondamentale: l’approvazione di uno strumento indispensabile per lo sviluppo della città.

“È stata un’esperienza unica dal punto di vista professionale – ha affermato l’assessore della giunta Falcomatànonostante la mia ultradecennale esperienza sul campo, nel settore della pianificazione territoriale ed urbanistica.

I riscontri?

“Tantissimi e positivi. In questi giorni ho avuto tante testimonianze, specialmente da parte dei più giovani che con curiosità e interesse mi hanno chiesto cosa fosse e a cosa servisse il PSC”.

L’aneddoto più singolare?

“Credo che il PSC interessi tutti i cittadini, anche le giovanissime leve. Mio figlio mi ha fatto sorridere – racconta l’Assessore Mariangela Cama – perché vedendomi indaffarata e pronta a rispondere alle domande dei giornalisti ha preteso una relazione “personale”, soprattutto che gli spiegassi in cosa consiste il rispetto delle regole in tema di territorio. Ovviamente, semplificando il concetto ho fatto comprendere come la risorsa suolo sia un bene comune e non rinnovabile e quindi l’attenzione che ciascuno di noi deve avere per salvaguardarla e valorizzarla, diversamente da quanto si è fatto finora e questo può avvenire dando delle regole chiare che tutti dobbiamo rispettare”.

“Ho avuto la fortuna di confrontarmi con professionisti di spessore, da subito molto collaborativi per la definizione di un progetto che sembrava fino a ieri pura utopia.
Anche l’Ufficio ha fatto la sua parte e il punto di forza è stato proprio quello di aver saputo coniugare quanto finora messo in campo, nel rispetto degli indirizzi e degli obiettivi strategici dell’Amministrazione Falcomatà, in coerenza con le disposizioni degli strumenti di pianificazione sovraordinati, non perdendo mai di vista gli adempimenti procedimentali previsti dalla legge urbanistica regionale a me ben noti.

Vogliamo dare regole, negli ultimi anni si è creata confusione nelle periferie. La città non può più attendere.

È il tempo di transizioni già mature, per rendere reale una visione di città plurifunzione, resiliente e accogliente: una città bella e attrattiva, custode della propria storia, coraggiosa ed allo stesso tempo artefice del proprio futuro”.

Il PSC approvato rappresenta per l’intera città un importante traguardo di democrazia partecipata.

“Il canale partecipativo sarà mantenuto anche e soprattutto nelle fasi della sua attuazione. A tal fine, il Piano sarà, inoltre, immediatamente divulgato presso la sede dell’Urban Center, appositamente strutturata con professionisti, che anche con la collaborazione ed il supporto di tutti gli Ordini e Collegi Professionali della Città Metropolitana, sapranno fornire le dovute spiegazioni ed informazioni tecniche sul nuovo strumento urbanistico”.