"Se il Sud ritrova la memoria per la Lega è finita"

"Solo il Sud può sbarrare la strada al nuovo fascismo". Pino Aprile ricorda, all'attuale classe politica ed agli italiani, il potere sopito di un Sud stanco di subire

Sempre dalla parte del Sud. Il meridionalista Pino Aprile, divenuto famoso per i suoi scritti e per la continua lotta di riscatto in favore dei ‘terroni‘, ricorda, all’attuale classe politica ed a tutti gli italiani, il potere sopito di un Sud stanco di subire.

“Solo il Sud può sbarrare la strada al nuovo fascismo, peggiore del precedente, perché incarognito dal razzismo e un odio per i più deboli che dà la misura dei personaggi in mano a cui siamo finiti, anzi, ci siamo messi. Mussolini era una figura tragica, ma di dimensioni storiche, e i suoi avversari si chiamavano Gramsci, Nenni, Salvemini, Gobetti, Rosselli, Pertini, Di Vittorio…

Ora il Paese è ipnotizzato da uno che minaccia naufraghi e “zingaracce”, insulta terroni (astenersi in caso di elezioni); maneggia rosari e legge i santi del giorno; schifa la bandiera e poi inneggia alla “Patria”; invita a violare le leggi, poi dice: “Chi sbaglia, paga” (non lui, non la Lega, gli altri); è anti-Tav, poi approva in coppia con il Pd la più inutile e costosa e su questo fa cadere il governo.

La svolta gliel’ha data il Sud immemore, con i voti coloniali. Il Sud può fermarlo. Tempo ce n’è poco. E bisogna farselo bastare”.

Fonte: Pino Aprile