Pizza party nella comunità di Ripepi, Reggio Bene Comune: 'Ultima Cena nel nome di Papà'

Il comunicato stampa di Reggio Bene Comune sulla vicenda del "pizza-party" presso una delle strutture della Comunità

Torna nuovamente sotto i riflettori la comunità cristiana reggina accusata di aver violato le norme anti Covid durante il pizza party di qualche giorno fa. In 44, compreso il consigliere comunale, avrebbero consumato la cena, organizzata all’interno dei locali di Campo Calabro.

Di seguito la nota inviata da Reggio Bene Comune che accusa Massimo Ripepi:

Solo un paio di giorni fa la stampa locale aveva riportato la notizia di una “cena con pizza” per decine di persone (44 pare) in piena violazione delle norme covid.

Un ulteriore dettaglio è stato pubblicato da “Il Quotidiano” (ed. del 23 feb) specificando che questo assembramento si è svolto all’interno di una delle strutture della comunità cristiana di “papà Ripepi”.

Certo, alla luce di quanto accaduto, possiamo farlo passare alle cronache come l’ “Ultima Cena” ( prima dell’intervento della Polizia); ovviamente “nel nome del Papà-Ripepi”.

Questa, come è noto, è solo l’ennesima notizia che evidenzia un comportamento che coinvolge il pastore-politico ai limiti della legge. Ricordiamo all’opinione pubblica le due diffide ai suoi danni per “stalking”; le sue accuse ai giornalisti al servizio di “satana” per il solo fatto di svolgere il loro dovere; ricordiamo la recente ed indecorosa vicenda che vedrebbe, qualora confermato da indagini, il Ripepi “complice” del silenzio e la copertura di una violenza su una bambina..

Tutte cose che, in un luogo civile, avrebbero imposto un allontanamento di un soggetto del genere sia dalla vita istituzionale che da quella religiosa per le funzioni di rilievo che svolge a capo spirituale di una comunità.
D’altronde sorprende l’ipocrisia di un Cdx, cui appartiene, pronto ad inalberarsi sul trespolo della legalità e della moralità solo e soltanto contro gli avversari; anche quando non ve ne siano presupposti concreti.

Un cdx garantista ed “ecumenico” con i suoi e tiranno giustizialista con i nemici da abbattere.

Tre mesi di baraonda incredibile per i supposti brogli di Castorina (ancora oggetto di indagini da parte degli inquirenti) e silenzio tombale su Creazzo, Cesa, Siclari, Idà e lo stesso Ripepi. Silenzio imbarazzante e vile che descrive un quadro di opportunismo politico che farebbe impallidire la stessa destra storica; quella “tutta d’un pezzo”.

REGGIO BENE COMUNE: ‘RIPEPI DEVE DIMETTERSI’

Un cdx che tace sull’archiviazione di ipotetici reati imputati ad Armando Neri, Muraca ed Albanese malgrado avesse utilizzato come materiale da campagna elettorale “urlata” in ogni sede ed in ogni luogo a ridosso delle Comunali a Settembre.

Un cdx che ha raccontato e continua a raccontare menzogne abominevoli sul Modello Reggio per convincere, maldestramente, l’opinione pubblica che le “tasse più alte d’italia” arrivino dai Commissari e da Falcomatà e non, come nella verità, dal pre-dissesto causato da certificata malamministrazione.

D’altronde non passa giorno che ancora si usi la crisi regionale del sistema-rifiuti per denigrare, diffamare ed affossare Sindaco, Giunta e tutti coloro che vogliono raccontare la verità ai cittadini su una vicenda dai contorni ormai apocalittici; benzina sul fuoco che distrugge la città piuttosto che acqua “benedetta” che la salvi.

Una opposizione arrogante e priva di una visione da contrapporre, responsabilmente, a quella contestata; opposizione che vorrebbe risollevare Reggio con l’ingiuria e il pubblico ludibrio come unico profilo caratterizzante. Ripepi, ad oggi, ricordiamo che riveste ancora il ruolo di Presidente della Commissione di “Garanzia e Controllo”; malgrado sia stato invitato a dimettersi dopo lo scandalo, che lo vedrebbe coinvolto, della violenza sulla bambina. Riteniamo, a proposito di “questione morale”, che vi siano elementi fortissimi di incompatibilità con qualsiasi ruolo istituzionale; non un giorno in più!

Ripepi deve dimettersi da consigliere comunale e da ogni altra carica in cui l’esempio etico dovrebbe essere il “biglietto da visita” del “servizio ai cittadini”. Da anni la sua propaganda manipolatoria narra storie “fantastiche” che non trovano riscontro mai se non nella sua strumentale narrazione politica. Lo abbiamo visto portare in piazza ed in tour politici minorenni e bambini; li abbiamo visti usati in passato nelle foto di campagna elettorale; abbiamo dovuto, con indignazione, registrare tutte le notizie che lo coinvolgono su diffide e processi per Stalking ; adesso arriva anche questa “ultima cena” irriverente ed irrispettosa dei morti per covid e di coloro che da un anno cercano di sopravvivere ad una pandemia devastante.

Assenza di rispetto per medici, infermieri, volontari, imprenditori e lavoratori che hanno perso attività e lavoro; assenza di rispetto per la Vita di cui poi ci si riempie la bocca nelle medievali campagne anti-aborto.
Reggio “non si broglia” lo diciamo noi! Basta con questo inganno della doppia o tripla morale di Chi si erge a paladino di buon governo in pubblico e poi agisce privatamente al contrario!

Basta con l’imbroglio di un cdx che si scandalizza a convenienza e protegge i suoi sodali anche quando coinvolti in arresti per sostegno diretto della o alla ndrangheta! Basta con la politica fatta su bugie volte alla sola conquista del potere!
Intervenga il Prefetto, o Chi di competenza, perché Ripepi non può eticamente sedere nella nostra casa Comune!