Plasma dei guariti contro il coronavirus? Fontana: 'Incredibile traguardo'

Parla il presidente della Regione Lombardia. Seguono altre dichiarazionie intanto i medici sono ottimisti

Segnali di speranza contro il coronavirus. Il plasma dei guariti potrebbe salvare molte vite. E viene subito definito come un ‘incredibile traguardo’ dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

“In molti casi consente di evitare ai pazienti la rianimazione e sapendo quanto sia dura, questo è già un incredibile traguardo contro il maledetto Covid. Un protocollo predisposto dal servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale del San Matteo, in collaborazione con le strutture di Mantova e Lodi, nonché dall’Azienda ospedaliera universitaria di Padova. Sviluppata in Lombardia e già esportata negli Stati Uniti, dove si sta applicando in 116 centri universitari. La cura si sviluppa in abbinamento al test sierologico, sempre del San Matteo di Pavia, che, oltre a dirti se hai o non hai gli anticorpi, ne analizza la quantità presente nel tuo sangue definendo se tu possa diventare donatore del prezioso Plasma con un’alta presenza di anticorpi. La Lombardia lavora a questo. Risposte concrete”.

Intanto arrivano altre dichiarazioni in merito come quelle di Marco Carra, della segreteria lombarda del Partito democratico.

“Mi rendo conto che una sperimentazione debba concludere il proprio iter prima di essere riconosciuta valida o meno. Tuttavia, i risultati che sta dando la sperimentazione con l’utilizzo di plasma iperimmune per curare malati di Covid 19, che si sta facendo a Mantova e Pavia, ha già confermato la propria efficacia. Se è vero, come è vero, che è stata azzerata la mortalità dei pazienti covid trattati con plasma e che avevano sviluppato una forma grave della malattia. Se è altrettanto vero che l’uso del plasma non è una terapia sconosciuta, ma già efficacemente utilizzata diversi decenni fa, allora credo che sia importante, come dicono i dottori De Donno e Franchini (i quali insieme ad altri hanno seguito straordinariamente bene la sperimentazione a Mantova), che l’utilizzo di questo metodo venga esteso anche in altre situazioni.

“Non è tollerabile che ci sia un metodo che ha azzerato la mortalità dei malati Covid e che non venga utilizzato anche in altre strutture della nostra regione o di altre regioni. Anche se i decessi sono in calo, restano tante, troppe le persone che quotidianamente muoiono a causa del virus. A tutto ciò si aggiunga che nel mondo sono in corso più di 50 progetti dove si utilizza il plasma iperimmune. Ecco perché auspico che la politica, cioè chi deve prendere decisioni, ascolti la scienza e assuma i provvedimenti conseguenti allargando ed estendendo questo metodo anche in altre realtà, oltre a Pavia e a Mantova.