Ponte sullo Stretto, Paroli: 'Farlo è una questione di dignità. Ancora smontiamo treni'

"A Osaka, su progetto di Renzo Piano, è stato costruito un ponte più lungo dello stretto di Messina". Le parole del senatore azzurro

A parlare del Ponte sullo Stretto, in aula a palazzo Madama, questa volta è stato il senatore di Forza Italia, Adriano Paroli. Un appello accorato al Governo per certificare, una volta per tutte, la creazione dell’infrastrutture che permetterebbe di collegare non solo le città di Reggio Calabria e Messina, ma l’Italia alla Sicilia.

“Il Ponte sullo stretto è una questione di dignità per il nostro Paese”.

È l’ora del ‘Ponte sullo Stretto’?

Nei giorni scorsi, anche il neo ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, in una delle sue prime dichiarazioni era intervenuto sulla fattibilità dell’opera:

“Dell’attraversamento dello Stretto di Messina si parla da decenni, e dal 1981 sono stati spesi centinaia di milioni di euro di denaro pubblico senza aver concluso nulla. La prossima legislatura potrà e dovrà essere, dopo quarant’anni di parole, quella che passerà finalmente ai fatti, unendo Sicilia e Calabria, creando lavoro vero e inquinando di meno”.

Il paragone con Osaka

Insomma, sembra proprio che il progetto faccia parte degli impegni presi dal ministero e dal Governo per questa legislatura. A tal proposito, solamente qualche giorno fa, nell’aula del Senato, Paroli si è rivolto a Salvini rimarcando un paradosso:

“Nel 2022 ancora arriviamo a Villa San Giovanni, smontiamo i treni, li mettiamo su una nave, arriviamo a Messina li rimontiamo e li facciamo ripartire, quando ad Osaka, in Giappone, dove su progetto del nostro collega Renzo Piano è stato costruito un aeroporto su un’isola artificiale che somiglia molto alla Sicilia, si è fatto un ponte più lungo di quello siciliano in una zona con problematiche sismiche pari a quelle di casa nostra, con due campate per il passaggio di treni, auto, pedoni”.

Si tratta di un ponte auto-ferroviario lungo quattro chilometri, quindi 700 metri in più rispetto allo stretto di Messina.

“Noi oggi non siamo ancora in grado di dare questa risposta – ha concluso Paroli. Quello di far diventare la Sicilia “attrattiva” è un obiettivo fondamentale per tutto il Sud”.