Ponte sullo Stretto, Salvini: 'Facciamo sentire la Calabria del si'

"Mi ribello quando qualche giornale scrive che il ponte non si può fare perché ci sono la 'ndrangheta e la mafia", le parole di Salvini

“Realizzare il Ponte sullo Stretto dopo decenni di chiacchiere rappresenta un dovere morale per l’Italia e per l’Europa, per rispetto dei cittadini di Calabria e Sicilia che hanno lo stesso diritto alla mobilità, al lavoro e alla continuità territoriale che hanno tutti gli altri cittadini europei.  Conto di arrivare all’apertura dei lavori entro l’estate 2024”.

Lo ha affermato il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini intervenendo telefonicamente agli Stati generali del Mediterraneo a Gizzeria.

“Il ponte sarà un’opera unica al mondo e una volta terminati i lavori, conto che vengano conclusi entro un decennio, rappresenterà un attrattore per tutti i cittadini del mondo. Si risparmierà tempo e ci sarà un risparmio ambientale notevole: ho chiesto l’aggiornamento delle valutazioni di impatto ambientale e in termini di mancate emissioni sia nell’aria che nell’acqua siamo certi che sarà un’opera completamente green.

Mi ribello quando qualche giornale sia in Calabria, in Sicilia e nazionale, scrive che il ponte non si può fare perché ci sono la ‘ndrangheta e la mafia. E’ una fesseria, la ‘ndrangheta e la mafia ci sono in tutto il mondo e vanno debellate ma il ponte creerà posti di lavoro che saranno il vero antidoto alla criminalità.

Ci saranno tanti avversari come i professionisti del no, ma l’Italia che produce è dalla nostra parte. Facciamo sentire la Calabria dei sì e l’Italia dei sì, perché a parità di condizioni non abbiamo nulla da invidiare a nessun paese al mondo”, le parole di Salvini.