Reggio, al Cilea una delle serate più emozionanti dell’anno: il Premio Guerrieri 2025
Un evento di cultura, solidarietà e impegno civile
15 Settembre 2025 - 16:18 | Comunicato Stampa

La nuova edizione vedrà come assoluta protagonista l’Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma, sezione “Alberto Neri” di Reggio Calabria – Vibo Valentia) e il tema scelto è profondo e potente: “Il coraggio diventa esempio, la speranza diventa forza”, un messaggio che guida l’intera manifestazione e che intende trasformare il dolore in testimonianza e la malattia in speranza condivisa.
Un evento di cultura, solidarietà e impegno civile
In occasione di questa serata, nata dalla collaborazione tra due associazioni I Falchi e l’Officina dell’Arte, si inserisce il Premio Guerrieri 2025, giunto alla sua quinta edizione. L’evento è organizzato grazie alla sinergia tra l’avvocato Nino Aloi, presidente dell’associazione benefica “Il Pellicano”, e Peppe Piromalli, che, in questa nuova edizione, punta ad unire cultura, memoria, solidarietà e impegno civile.
L’appuntamento è fissato per venerdì 3 ottobre alle ore 20.45 presso il prestigioso teatro “Francesco Cilea”, nel cuore della città. Piromalli e Aloi hanno scelto di premiare personaggi che si sono distinti e contribuiscono quotidianamente nel sociale, nell’ambito sanitario, associazionistico, nell’arte, nel teatro e si occupano di tutto e tutti (anziani, indifesi, ultimi e disagiati, bambini, giovani).
I premiati della serata
La scelta quest’anno è andata a figure simbolo del coraggio e dell’impegno:
- La Dottoressa Giulia Pucci, rappresentante di AIL, impegnata quotidianamente nella lotta alle malattie del sangue.
- Premio alla memoria ad Antonino Candido, giovane vigile del fuoco morto in servizio a Quargnento, esempio di resilienza e determinazione.
- Giovanni Ricci, figlio del carabiniere e capo scorta di Aldo Moro, testimone di un pezzo di storia importante, noto per il suo impegno civile e la testimonianza personale legata alla memoria e alla giustizia.
- Realtà importanti come l’Ail, che continua a portare avanti un impegno fondamentale per i pazienti.
Il messaggio di Giusy Sembianza, presidente dell’Ail
“È per me un grande onore ritirare questo premio a nome dell’Associazione. Il riconoscimento giunge in un momento particolarmente significativo: celebriamo i 30 anni di Casa AIL, un progetto nato dal desiderio profondo di offrire non solo cure, ma anche accoglienza, dignità e calore umano ai pazienti e alle loro famiglie – afferma il presidente dell’associazione Giusy Sembianza. –
Casa AIL non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di solidarietà concreta, dove ogni persona trova una sistemazione dignitosa durante il difficile percorso della malattia. Il premio lo dedichiamo a tutti i volontari, agli operatori, ai medici e soprattutto ai pazienti, che ogni giorno ci ricordano il valore della speranza e della vicinanza umana. Grazie a chi ha voluto riconoscere l’impegno dell’Associazione. Questo traguardo ci incoraggia a guardare al futuro con ancora più determinazione.”
Una serata all’insegna dell’arte e della cultura
La serata, curata dall’Officina dell’Arte e dall’Associazione “I Falchi”, con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria, sarà condotta dalla giornalista Eva Giumbo, che alternerà sul palco, artisti e volti noti dello spettacolo:
- l’attore Gennaro Calabrese, pronto a portare sorrisi senza dimenticare il significato profondo dell’iniziativa;
- lo showman Santo Palumbo, direttamente da Zelig,
- e il comico Pasquale Caprì.
L’ingresso sarà riservato esclusivamente su invito con un contributo simbolico di 10 euro, destinato interamente a sostenere le attività dell’Ail: una scelta chiara per trasformare un evento culturale in un atto concreto di solidarietà.
Il sostegno di Nino Aloi
“Continua sulla scia degli anni passati un premio che riconosce a persone che, nei vari ambiti, si impegnano a livello privato per aiutare i più bisognosi, spesso con sacrifici economici e personali – dichiara l’avvocato Aloi. – Non è solo un riconoscimento individuale, ma un simbolo, un esempio per la collettività, un messaggio positivo che deve arrivare alla comunità tutta. Ritengo fondamentale sostenere realtà come l’AIL, che ogni giorno combattono in silenzio accanto a chi soffre. Non si tratta solo di assistenza sanitaria, ma di umanità, presenza, vicinanza. Il nostro dovere, come cittadini e come associazioni, è quello di non lasciare sole queste organizzazioni, che rappresentano un presidio insostituibile di speranza e solidarietà.”
Il sacrificio di Antonino Candido e l’impegno civile
Pienamente d’accordo il direttore artistico dell’Oda Piromalli, che nell’evidenziare il sacrificio del giovane reggino Antonino, prematuramente scomparso nella strage in provincia di Alessandria, non può che ricordare come “questa manifestazione è per noi un atto d’amore verso chi combatte ogni giorno, spesso nel silenzio. Premiare questi ‘guerrieri’ significa accendere i riflettori su storie che ispirano, che insegnano, che resistono. Cultura, memoria e solidarietà si fondono per dare voce a chi fa la differenza. Il Premio Guerrieri nasce anche per questo: per accendere un riflettore su chi lavora nel silenzio, con passione e senza clamore, affinché il loro esempio possa contagiare positivamente l’intera società”.
La serata A.I.L. e il Premio Guerrieri 2025 non saranno quindi soltanto un evento artistico e culturale, ma un vero e proprio inno alla vita, alla resistenza quotidiana e al valore della testimonianza. Un evento imperdibile in cui il palco diventerà un luogo di incontro tra arte, memoria e speranza. Un modo per ricordare che, insieme, si può lottare e vincere anche le battaglie più difficili.