Presentazione a Reggio Calabria a cura della casa editrice Città del Sole del libro ”A Prescindere” del giornalista Pino Toscano.


Sabato 20 dicembre , alle ore 17.30, presso il Salone Storico del Palazzo della Provincia, sito in Piazza Italia si terrà la presentazione a cura della casa editrice Città del Sole del libro“A Prescindere” (anno2014, 147 pagine) del giornalista Pino Toscano “pitos”, l’autore converserà con l’assessore alla Cultura Eduardo Lamberti Castronuovo con il giornalista Tonio Licordari, lo psichiatra A. Monorchio e l’editore Arcidiaco; modererà l’incontro la giornalista Marina Malara
Scrive Pino Toscano nella nota introduttiva al suo libro:Ho deciso di pubblicare questi “graffi” nel tentativo di riassumere, sul filo dell’ironia, quasi quindici anni di vita reggina. Una storia non entusiasmante ma certo interessante, con continui saliscendi politico‐amministrativi e una galleria di personaggi da traguardare in controluce. Questo lavoro non ha la pretesa di dare giudizi. In giro ci sono già troppi giudici, e spesso sono peggiori degli imputati. M’interessa, invece, offrire uno spunto di riflessione sul rapporto tra politici e politica; e sui rimbalzi che gli uni e l’altra producono presso i cittadini. In questo senso è evidente che, nel complesso, la politica si sia fatta sempre più piccola, a misura della classe dirigente, e che come tale sia stata percepita dalla comunità. Si racconta che, negli anni sessanta, in un paese della Sicilia, un notabile locale, atterrito dall’incombenza di presentare un comizio di Fanfani, finse uno svenimento. In queste pagine troverete, con una certa frequenza, protagonisti della vita pubblica che in varie occasioni avrebbero fatto meglio a svenire davvero. Poi, siccome il peggio è sempre in agguato, i commissari esattori inviati dalla ministra Cancellieri (il cielo stellato sopra di me/ la legge morale in me/ i Ligresti con me) hanno fatto svenire i cittadini.Non c’è una morale in questo libro. Ognuno tragga la sua. Senza esagerare per non cadere ‐ persino a sua insaputa ‐ nella trappola del moralismo. Diceva Montanelli: “Nella mia vita ho conosciuto tanti mascalzoni che erano anche moralisti, ma non ho mai conosciuto un moralista che non fosse un mascalzone”.

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