Al via l’ultimo filone del processo sul 'branco di Melito'. Pronto il controesame della Bruzzone

I giovani, secondo l'accusa, avrebbero abusato per circa due anni della giovanissima ragazza di Melito, oggi maggiorenne

Di seguito la nota dei legali Serena Gasperini del foro di Roma e Maria Domenica Vazzana del foro di Reggio Calabria.

Si terrà il 25 maggio la nuova udienza del processo ‘Ricatto‘ in cui alcuni giovani ragazzi vengono accusati di stupro di gruppo ai danni di una tredicenne.

Durante la prossima udienza, che vede imputato Verduci Antonio, in aula il controesame dei super consulenti della difesa la dott.ssa Bruzzone e l’ing. Reale. All’udienza che si terrà, la Procura dovrà contro esaminare i consulenti che nella precedente udienza hanno ben evidenziato con un lavoro molto puntuale di ciò che era stato cancellato in maniera massiccia dal computer della ragazza, con attenta analisi del profilo comportamentale della stessa, si è riusciti a recuperare numerose prove di file, siti visitati, chat, foto private e screenshot di messaggi, che sono riusciti a sopravvivere e restare indelebili nella memoria , a raccontare qual è stata la vera storia.

La difesa avv. Serena Gasperini avv. Daniele Fabrizi del Foro di Roma, insieme all’Avv. Maria Domenica Vazzana del Foro di Reggio Calabria (interviene sulle posizioni del Tripodi Lorenzo, Verduci Antonio e Nucera Michele preannunciando che si adirà ai mezzi di impugnazione straordinaria, sulla base di prove importanti), ritengono che, nessun controesame potrà mai cancellare ciò che dal PC della ragazza è emerso.

Al vaglio del Giudice, verranno sottoposte nuove prove (che non riguardano solo PC) di sicuro interesse e molto importanti – fondamentali – Il processo che per i ragazzi coinvolti è già definito e sentenziato, è tutt’altro che chiuso, in quanto il meticoloso incrocio di tutti gli atti e quanto emerso, racconta l’innocenza dei nostri assistiti e di tutti i ragazzi coinvolti nel primo processo, che queste difese hanno l’onere di portare avanti. L’accusa non si racconta si prova, e noi abbiamo prove certe, attendibili basate su scienza e logica, nessun passo indietro, solo avanti, di fronte all’innocenza, certi che la giustizia avendo ad oggi chiarezza e prova, valuterà con grande attenzione.