Processo Miramare, le contraddizioni dell'ex dirigente Spano' che fanno spazientire il Tribunale

In diversi momenti incerta nel rispondere ai dubbi dei p.m., Spano' ha palesato qualche difficolta' nel ricordare i fatti dell'epoca

Processo Miramare, assomiglia tremendamente ad un braccio di ferro la deposizione di Maria Luisa Spano’. L’ex dirigente comunale è tra gli imputati (assieme al sindaco Falcomatà, l’allora vicesindaco Armando Neri, la giunta dell’epoca e il segretario generale del Comune Giovanna Acquaviva) con l’accusa di falso e abuso in atti di ufficio in relazione all’ormai celeberrima di assegnazione diretta del Miramare all’associazione Il Sottoscala di Paolo Zagarella.

Sono numerosi e ripetuti, all’interno dell’aula bunker, gli interventi del P.M. Walter Ignazitto e del Presidente del Collegio del Tribunale, Fabio Lauria, rispetto alle risposte di Maria Luisa Spano’. “Non deve abusare della nostra pazienza, forse è preferibile che non risponda in alcuni casi”, ad un certo punto le parole di uno spazientito Lauria.

Oggetto del disappunto dei p.m e del Tribunale sono le “plurime discordanze tra le precedenti dichiarazioni rilasciate in sede di indagine e quelle rese oggi” riscontrate nel corso della deposizione. Rispetto ad una di queste, l’ex dirigente comunale rintuzza affermando che quanto dichiarato in sede di interrogatorio era stato ‘suggerito’ dalle domande del p.m. Ignazitto.

In diversi momenti incerta nel rispondere ai dubbi dei p.m. (“lei non ascolta le mie domande” arriva ad affermare Ignazitto) Spano’ ha palesato più di qualche difficolta’ nel ricordare i fatti dell’epoca.

“Se si era verificato altre volte, come accaduto con la delibera del Miramare, della contemporanea assenza di assessore e dirigenti al ramo? Probabilmente si è verificato, ma non so dirlo con certezza. Non ho fissato con attenzione quei fatti, quindi non ho un ricordo”, le parole dell’ex dirigente comunale.

In relazione all’amicizia tra il sindaco Falcomatà e Paolo Zagarella e se ne conoscesse l’esistenza, Spano’ ha affermato in aula: “Avevo sentito voci a riguardo ma non ricordo da chi. Per me in ogni caso non aveva rilievo, era un aspetto da distinguere rispetto alla regolare domanda presentata dall’Associazione il Sottoscala”.

La delibera di assegnazione diretta del Miramare al Sottoscala venne approvata il 16 luglio e pubblicata il 5 agosto, ricorda Spano’. Le domande di Ignazitto e Lauria si concentrano nei giorni precedenti e in mezzo alle due date, provando a fare luce su quanto accaduto.

“L’assessore Muraca mi chiese se potevo fare documento di assegnazione effettiva, gli risposi di no perche’ si dovevano fare prima tutti gli atti amministrativi del caso”.

In quei giorni convulsi l’ex dirigente comunale venne a sapere di un intervento di pulizia effettuato all’interno del Miramare, ma non ricorda quali interventi e chi li effettuò. A quel punto, “con fermezza e decisione”, chiama l’assessore Muraca intimandogli di farsi restituire le chiavi, sottolineando come nessuno poteva entrare fino all’assegnazione.

Il p.m. Ignazitto chiede a Spano’ se parlò di quanto accaduto con il figlio (Francesco Dattola, Capo di Gabinetto di Città Metropolitana), all’epoca collaboratore del sindaco Falcomatà. “No, non ne parlai. Il rapporto si era stretto in occasione delle elezioni e della campagna elettorale, poi però ando’ sfumando”.