CityWine - Prosek vs Prosecco: due universi separati. I chiarimenti del sommelier

Sono vini molto distanti e differenti per cui l’uno non ha nulla a che vedere con l’altro

La diatriba Prosek vs Prosecco è uno dei temi caldi del momento. Ne hanno parlato e continuano a parlarne tv, giornali, politici ed esperti del settore nel tentativo di difendere uno dei prodotti enologici nostrani più noti e celebri.

Prosek e Prosecco sono vini molto distanti e differenti per cui l’uno non ha nulla a che vedere con l’altro.

Prosek vs Prosecco

L’Unione Europea ha aperto al riconoscimento della denominazione tradizionale “Prosek”, un’istanza avanzata, già nei mesi scorsi, dalla Croazia, patria di questo particolare vino. L’UE stessa, attraverso la sua Commissione ed alcuni suoi esponenti, ha comunicato che la richiesta verrà pubblicata sul suo canale istituzionale, ovvero sulla “Gazzetta Ufficiale UE”.

La notizia ha creato grande scalpore e ha provocato la dura reazione di produttori, viticoltori, associazioni e politici italiani. Il motivo è piuttosto chiaro: il nome “Prosek” evoca e ricorda quello del Prosecco. Un caso di omonimia o comunque di somiglianza nei nomi che potrebbe generare caos e confusione sui mercati, soprattutto tra i consumatori meno esperti, e quindi un danno all’export di uno dei vini italiani più venduti al mondo, prodotto in un’area nominata Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

Una volta che la richiesta di registrazione del marchio “Prosek” verrà pubblicata dall’Unione Europea, le varie parti chiamate in causa avranno 60 giorni di tempo per presentare alla Commissione istanze di opposizione e ricorsi motivati. Dopodiché l’UE valuterà attentamente la situazione e le varie richieste e giungerà ad una decisione definitiva.

In molti fanno riferimento ad un importante precedente: nel 2008, la Corte di Giustizia Europea ha costretto il vino “Tocai Friulano” ad eliminare la parolaTocai per difendere il quasi omonimo “Tokaij”, una denominazione tutta ungherese, prodotta nella zona della città che porta il suo stesso nome e che presenta caratteristiche molto diverse dal vino italiano. Da quel momento in poi il “vecchio” “Tocai Friulano” fu commercializzato semplicemente come “Friulano”.

Le differenze

Di seguito voglio fare chiarezza su un aspetto della questione, soprattutto per chi non ha troppa dimestichezza con il mondo del vino. Sia che la denominazione “Prosek” venga confermata, sia che l’UE ritorni sui suoi passi, quel che è certo è che i due vini sono molto ma molto distanti tra loro …le differenze tra Prosek e Prosecco sono tantissime, proprio perché stiamo parlando di due vini completamente diversi. I più esperti e gli appassionati sapranno distinguerli facilmente e senza problemi, chi, invece, non si è mai confrontato con il vino croato potrebbe avere qualche problema in più ma, al primo sorso, riconoscerà senza dubbio la differenza.

Cos’è il Prosecco

Il Prosecco è un vino bianco D.O.C., ricavato prevalentemente o esclusivamente dalle uve del vitigno Glera e prodotto in versione tranquilla, frizzante e spumante. Quest’ultima tipologia è decisamente la più conosciuta e diffusa ed è ottenuta con il metodo “Martinotti” che prevede la rifermentazione naturale del vino base in grandi recipienti o autoclavi. La sua zona d’elezione comprende alcuni territori del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Inutile dilungarci troppo sul Prosecco. Anche i neofiti del vino sanno bene di cosa si tratta!

Cos’è il Prosek

Prosek invece è un vino dolce dal tipico colore ambrato, rientrante nella categoria dei vini da dessert, ricavato dall’appassimento di uve di vitigni croati a bacca bianca, nello specifico Bogdanuša , Maraština e/o Vugava (raramente si aggiungono anche uve di vitigni a bacca nera come il vitigno Plavac Mali). È tipico di alcune zone della Dalmazia, nella parte orientale della Croazia, la regione che si affaccia sul Mar Adriatico. In particolare, il Prosek è caratteristico della meravigliosa isola di Hvar dove è prodotto fin dall’antichità.

Tradizionalmente è il vino della festa e delle occasioni speciali, custodito gelosamente da ogni famiglia e pronto per essere stappato in particolari ricorrenze o celebrazioni. Ovviamente, data la sua dolcezza, viene servito con i dolci o dopo il pasto. Pertanto si tratta assolutamente di un altro vino rispetto al nostro Prosecco.