Reggio, il Galilei-Pascoli contro il dimensionamento. Nordo: 'Lotteremo per l'autonomia'

Duro attacco da parte del Consiglio di Istituto alla Metro City: "A rischio la sezione ospedaliera e l'assistenza scolastica domiciliare"

“Il Galilei-Pascoli non si cancella”, “Adesso accorpateci tutti”, “Ho diritto a studiare anche e sto in ospedale”, “No all’accorpamento”. Anche questa mattina, Piazza Italia a Reggio Calabria si è trovata, nuovamente, invasa dagli studenti.

A protestare, questa volta, è la comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo dislocato tra i quartieri di San Giovannello e Reggio Campi. La protesta, come è facile intuire dagli striscioni, riguarda il piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Città Metropolitana. Una misura, che secondo il consiglio di istituto, andrebbe a ledere i diritti degli studenti e la qualità dei servizi.

Il Galilei-Pascoli in piazza contro il dimensionamento scolastico

Protesta Galilei Pascoli Giorgio Nordo

“Tutto nasce da questa infame legge nazionale del dimensionamento scolastico – ha spiegato Giorgio Nordo, Presidente del Consiglio di Istituto. Noi, come Galilei Pascoli, ci siamo appellati al fatto che la nostra è una scuola “speciale”. Si tratta, infatti, dell’unica in tutto il Comune a provvedere alla gestione della sezione scolastica ospedaliera e ad essere a capo del coordinamento, come scuola capofila, di tutta l’assistenza domiciliare per i bambini malati. Tant’è che la giunta comunale di Reggio Calabria ha riconosciuto le nostre ragioni, deliberando per salvaguardare l’autonomia dell’Istituto Comprensivo”.

Protesta Galilei Pascoli 2

Tramite un comunicato stampa, la Città Metropolitana ha esposto i chiarimenti in merito alla situazione della scuola ed ai motivi per cui la delibera del Comune non può essere presa in considerazione. Nordo, però, non è d’accordo e, ai microfoni di CityNow, ha ribadito:

“Inspiegabilmente, con un comunicato, la metro city ha puntato il dito contro la scuola additandoci come “amici di qualcuno”, noi non abbiamo amici, ma interlocutori. Vogliono ribaltare la decisione del Comune per un mero cavillo burocratico sui tempi di consegna della delibera. Ammesso che quest’ultima sia stata consegnata in ritardo e che non vi sia una deroga di natura normativa, non si capisce perché abbiano già deciso come dovranno andare le cose, atteso che il consiglio metropolitano è convocato per il prossimo 14 ottobre, un giorno prima di consegnare l’intera documentazione alla Regione, che è il decisore ultimo.

Un comunicato – ha proseguito Nordo – che non esito a definire ignobile, in cui si attribuisce la competenza delle scuole di primo ciclo alla città metropolitana, cosa che tutti sappiamo essere falsa. La domanda che sorge spontanea è “per quale motivo gli istituti non sono stati convocati preventivamente?”. Noi lotteremo per i diritti dei bambini ospedalizzati e che hanno diritto all’assistenza scolastica domiciliare, un diritto che verrebbe cancellato perché la convenzione, appena rinnovata con il Galilei-Pascoli, andrebbe a decadere in maniera istantanea con l’accorpamento”.