Reggio, cani abbandonati e gatti investiti: l'allarme di 'Fare Ambiente'

L'associazione denuncia la situazione gravissima in città e si appella a cittadini e istituzioni

“Non è ancora arrivata l’estate e l’Associazione Fare Ambiente Laboratorio verde ha già ricevuto decine di segnalazioni e richieste d’aiuto da parte di cittadini reggini e di zone limitrofe per cani e gatti in difficoltà”.

A lanciare l’allarme è l’associazione che, tra l’altro, aderisce alla consulta comunale assetto del territorio.

“Cani abbandonati, gatti investiti, mamme e cuccioli in strada, in bidoni, in cartoni, in buste… ovunque. La situazione in cui versa Reggio e la Calabria è gravissima e insostenibile. E non è ancora arrivata l’estate. Non c’è luogo al riparo dall’abbandono e dalla cattiveria dell’uomo.

Noi volontari – si legge nella nota – siamo allo stremo delle forze. Sono necessari controlli a tappeto da parte delle forze dell’ordine, rispetto delle leggi esistenti sul benessere animale e inasprimento delle stesse data la gravità dei fatti che accadono quotidianamente, telecamere in punti strategici che inchiodino i colpevoli di abbandono, sterilizzazioni, aree di colonie feline protette dal Comune con segnaletica adeguata, un canile sanitario cittadino e rifugi a norma di legge dove gli innocenti possano trovare provvisoria, ma adeguata sistemazione in vista di un’adozione.

Insomma Reggio ha bisogno di tutto. Non si può andare avanti così. Invitiamo i concittadini a unirsi alla lotta al randagismo e al sostegno perché gli animali si vedano riconosciuti i diritti che ancora, inspiegabilmente nel 2024, non hanno.

Una città metropolitana non può e non deve vivere un disagio così grave, non può e non deve macchiarsi della colpa di non rispettare gli animali e l’ambiente.

Reggio è chiamata a ristabile l’ordine, la pulizia, il rispetto di tutti, dell’ambiente e degli animali in primis. Chiediamo l’aiuto e la collaborazione di tutti.

È nostro dovere e nostro diritto appellarci alle Istituzioni perché intervengano a sanare una piaga come quella del randagismo che ci affligge da tempo e che continua a sanguinare”.