'Lampetra', Cimarosa sul sindaco Ciccone: 'Gli apri lo sportello...e lo saliamo a Melia...'

La frase di Carmelo Cimarosa che impartisce ordini estrapolata dalle intercettazioni dell'operazione Lampetra

C’è un’intercettazione all’interno delle carte dell’operazione “Lampetra” che preoccupa e fa emergere un quadro inquietante sulle volontà delle ‘ndrine del territorio intente a comandare su Scilla.

Lampetra, Cimarosa sul sindaco di Scilla: ‘Mettiamolo in macchina e saliamolo a Scilla’

Nell’acquisizione delle intercettazioni da parte degli inquirenti, c’è quella del 3 aprile 2020, in cui Carmelo Cimarosa afferma:

“Gli apri subito lo sportello ah, con i cappucci e lo mettiamo in macchina, cammina! E lo saliamo a Melia. Là ho presentato la domanda, se non la fai una botta in testa la prossima volta ed è finito il film! E ci facciamo dare qualcosa in spiaggia”.

“Dall’inchiesta – ha detto il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri – emerge l’interesse della cosca per l’amministrazione comunale. Monitoravano lo svolgimento di attività di edilizia pubblica per poter procedere all’imposizione del pizzo”.

Secondo il magistrato inoltre gli arrestati “controllavano lo spaccio nel territorio di Scilla, Villa e Bagnara Calabra. Carmelo Cimarosa si vantava del numero di acquirenti fidelizzati e di spacciatori che lavoravano per lui”.

Oltre al controllo dello spaccio, “l’indagato Cimarosa era impegnato – ha aggiunto il procuratore Bombardieri – nella realizzazione di un suo progetto criminale: creare una ‘ndrina che si staccasse da quella dei NasoneGaietti“.

Stando alle indagini, Cimarosa gestiva lo spaccio nel territorio scillese ma a quanto pare, era intento anche a rapire il primo cittadino ‘portandolo nella vicina Melia.

Operazione Lampetra, l’ass. alla legalità Gattuso: ‘Quadro inquietante’

Ad esprimere vicinanza e solidarietà al sindaco Ciccone è anche l’assessore alla legalità del comune di Scilla avv. Maria Gattuso:

“L’operazione dei Carabinieri “Lampetra“, oltre a condurre agli arresti di soggetti ritenuti responsabili di reati che opprimono i nostri territori e che rovinano la vita dei nostri figli con lo spaccio dilagante della droga, ha anche svelato l’intento di rapire il Sindaco di Scilla per costringerlo a cedere su pretese concessioni nella spiaggia di Scilla. La notizia desta preoccupazione e allarme per i pericoli concreti cui sono esposti gli amministratori onesti. Innanzitutto solidarietà al nostro Sindaco Pasqualino Ciccone, certa che il suo coraggio e onestà gli farà affrontare anche questa dura realtà. Aspettiamo di apprendere maggiori dettagli sulla vicenda”.