Reggina, un doppio Coralli non basta. Errori e rimpianti, pari nel derby con il Cosenza
13 Febbraio 2017 - 22:50 | di Pasquale Romano

di Pasquale Romano – Due per due. Coralli porta due volte in vantaggio la Reggina sul campo del Cosenza, è un terzino (D’Orazio) a riprendere gli amaranto. Se la formazione di Zeman una settimana fa tra i rimpianti ha lasciato sul terreno del Granillo due punti per errori sotto porta e portieri in stato di grazia, il pareggio del San Vito-Marulla lascia un retrogusto simile.
Il tecnico boemo dà fiducia all’undici delle ultime settimane, De Vito va di nuovo in panchina a favore della coppia centrale difensiva Kosnic-Gianola, è Leonetti a far compagnia a Coralli e Porcino nel tridente. Cosenza con il 4-2-3-1, padroni di casa che gettano nella mischia i neo arrivati, compresi Letizia e Mendicino. Pronti e via, arriva il cioccolatino che gli amaranto scartano nel migliore dei modi. Clamorosa disattenzione di Caccetta, il capitano rossoblù pressato da un paio di avversari ‘serve’ idealmente Coralli, il centravanti della Reggina a tu per tu con Perina non sbaglia.
La gara si mette quindi subito sui binari ideali della Reggina, di qualità inferiore rispetto al Cosenza di De Angelis. Gli amaranto, raggiunto il vantaggio, si abbassano in un 4-5-1 che lascia completamente l’iniziativa agli avversari. Al 15′ prima chance per il pareggio del Cosenza, Statella gira alto di testa, nella circostanza Sala sbatte con il palo e rimane per diversi minuti a terra. Lunga interruzione, il portiere amaranto curato dai sanitari rimane in campo.
Il reparto mediano della Reggina, spesso punto di forza, sin dai primi minuti si palesa come l’anello più fragile. Manca il filtro in mezzo al campo, il Cosenza può così arrivare con facilità sulla trequarti e far pesare il maggior tasso tecnico. Il pari, nell’aria, arriva al 35′. I calci piazzati uno dei punti di forza dei rossoblù, puntualmente sfruttati: Caccetta di testa rimedia parzialmente al grosso errore centrando il palo, D’Orazio è lesto a ribattere in rete alle spalle di Sala.
L’autore del pari, qualche minuto prima, aveva sventato lo 0-2 che avrebbe cambiato sensibilmente il corso del derby. Porcino prende il tempo a Tedeschi, prima di perderlo nel tentativo di concludere a rete, decisivo l’anticipo di D’Orazio. E’ questo il rimpianto principale della Reggina mentre rientra negli spogliatoi al termine del primo tempo, mentre il Cosenza può disperarsi per la rovesciata di Statella centrale, su buco della difesa di Zeman.
Inizia la ripresa, il doppio brivido ai padroni di casa lo regala Knudsen. Il centrocampista amaranto, tra il 54′ e il 59′, va per due volte vicino al gol. Casuale nella prima circostanza (un cross sbagliato) con una potente conclusione di poco a lato nel secondo tentativo. E’ una Reggina più corta e determinata, il Cosenza ha molte più difficoltà ad avvicinarsi dalle parti di Sala. Non a caso il primo cambio lo opera De Angelis, inserendo Rinaldi al posto di Caccetta. Gli amaranto fiutano la possibilità di riportarsi in vantaggio, il morso del cobra è nuovamente velenoso. Al minuto 69 De Francesco pennella una punizione che trova la sponda perfetta di Kosnic, Coralli da pochi passi non lascia scampo al portiere avversario. Zeman, trovato un preziosissimo 2a1, non si chiude ma cambia interprete sulla fascia destra del tridente: Tripicchio dà il cambio a uno spento Leonetti.
La paura, per gli amaranto, ha le sembianze di Calamai. Un missile terra-aria del centrocampista rossoblù sfiora l’incrocia quando mancano dieci minuti al triplice fischio. La Reggina prima trattiene il respiro, poi lo perde. Cross dalla destra, Tripicchio si perde colpevolmente D’Orazio, il terzino del Cosenza timbra un derby da sogno battendo nuovamente Sala. Reggina gelata e beffata complice una leggerezza in fase difensiva, il film è un remake perpetuo. La premiata ditta Coralli-Porcino prova a mettere il naso davanti per la terza volta: Perina in uscita bassa mura l’esterno amaranto che provava a raggiungere l’ex Empoli in quella che è l’ultima emozione del derby.
Se Coralli e compagni, con buona probabilità, alle 20.30 avrebbero firmato soddisfatti per un pari sul campo del Cosenza, la sensazione al triplice fischio è differente. Seppur la maggior qualità del Cosenza si è palesata per larghi tratti della gara, gli amaranto hanno avuto concrete possibilità di strappare il primo successo esterno. L’amarezza aumenta se si guarda la classifica (complici i risultati delle contendenti, la Reggina con 23 punti è quart’ultima) e il calendario che nel prossimo turno prevede la capolista Lecce arrivare al Granillo. Serve un mezzo miracolo, e servirà più che mai non abbandonarsi ai soliti errori.
