Reggina, la sofferenza dopo l’illusione. Buon pareggio a Siracusa
26 Marzo 2017 - 16:27 | di Pasquale Romano

Di Pasquale Romano – Punto guadagnato. Termina 1a1 la sfida tra Siracusa e Reggina, amaranto in vantaggio con Cane e dopo pochi minuti riacciuffati da Longoni. Qualche tensione di troppo nella ripresa, espulso Turati per una gomitata nei minuti finali.
Zeman torna al 3-5-2 (molto somigliante al 5-3-2) e rispolvera Cane, esterno destro di centrocampo con Porcino sul versante opposto. In attacco Bianchimano vince il ballottaggio con Leonetti e fa coppia con Coralli, in difesa Cucinotti prende il posto dello squalificato Gianola. A centrocampo c’è Knudsen, e non Bangu, assieme ai soliti Botta e De Francesco.
Ritmi vivaci sin dai primi minuti, la Reggina dà l’impressione di non volersi fare schiacciare dai siciliani e prova ad aggredire alta. Compito che riesce a imbrigliare la formazione di Sottil, reduce da 5 vittorie consecutive. Il primo lampo è degli amaranto: un lancio trova impreparata la difesa del Siracusa, Bianchimano da posizione leggermente defilata spara un sinistro che trova un attento Santurro.
Gli amaranto tengono bene il campo, l’atteggiamento di Coralli e compagni è ben diverso rispetto alle ultime due uscite. Al minuto 38 arriva, meritato, il vantaggio della Reggina. De Francesco illumina per Cane, l’ex Messina buca da destra la difesa avversaria e (con Coralli ben posizionato a centro area) conclude potente alle spalle di Santurro.
La gara si mette sui binari ideali per gli amaranto, peccato che lo 0a1 duri una manciata di minuti. Prima dell’intervallo il Siracusa trova il pareggio con Longoni, ‘aiutato’ da una disastrosa difesa amaranto. Il lancio di Diakitè trova con troppa facilità l’attaccante argentino, che si fa beffe di Cucinotti e non sbaglia davanti a Sala.
Il primo tempo si chiude con l’amarezza del vantaggio subito smarrito, la ripresa si apre con un Siracusa diverso rispetto alla prima frazione. Padroni di casa che spingono sulle corsie esterne, Azzi con un sinistro di poco alto mette i brividi a Sala.
I progetti del tecnico amaranto, vengono complicati dalla sfortuna. Diversi problemi fisici infatti costringono Zeman a operare tutte le sostituzioni nel giro di pochi minuti. Bangu prende il posto di De Francesco dolorante, Leonetti entra per Bianchimano, Maesano sostituisce un Porcino appannato e debilitato, non a caso in dubbio sino alla vigilia. A mezz’ora dal termine, la Reggina non ha più cambi.
Il film della ripresa è ben diverso rispetto a quanto accaduto nella prima frazione, si gioca infatti quasi esclusivamente nella metà campo della Reggina. Dopo un buon primo tempo (grave disattenzione sul gol a parte) gli amaranto non riescono più a costruire gioco. Le idee rimangono nel cassetto, diversi errori in fase di appoggio danno la possibilità al Siracusa di colpire. Sottil inserisce prima Catania e poi Persano, con l’intenzione di spuntarla in rimonta nelle ultime curve.
Siciliani che spingono in costante proiezione offensiva, al minuto 81 ci prova Turati, con una deviazione aerea che termina di poco alta sopra la traversa. Leonetti e Coralli non riescono a giocare un pallone, la Reggina chiude in apnea. Siracusa a pochi centimetri dal vantaggio all’83’: su cross dalla sinistra Sala esce a vuoto e manca l’intervento, Valente con la porta spalancata manda incredibilmente a lato.
La tensione affiora in coda, ne fa le spese Turati, espulso per una gomitata nei confronti di De Vito. Finisce 1a1, la Reggina esce imbattuta da un campo difficile, contro un avversario reduce da 5 vittorie consecutive. Il sorriso però viene subito smorzato dalla vittoria della Vibonese, che ha superato la Fidelis Andria avvicinandosi agli amaranto. Nel prossimo turno Coralli e compagni ospiteranno il Melfi, è uno spareggio infuocato in zona play-out. Servirà una vittoria, a tutti i costi.
