di Pasquale Romano – Sconfitta immeritata. Costruisce gioco ed occasioni la Reggina al cospetto del Lecce primo in classifica, gli amaranto però sono costretti ad incassare una sconfitta, decide la rete in avvio di Mancosu.
LE SCELTE – Maurizi alla vigilia aveva già assicurato di non avere dubbi. Reggina con il consueto 3-5-2, Tulissi la spunta su Sciamma e si colloca al fianco di Bianchimano. In difesa trio composto da Gatti, Ferrani e Laezza, a centrocampo cerniera di muscoli ed esperienza con Giuffrida, La Camera e Mezavila. Il Lecce di Liverani risponde con un 4-3-1-2, Costa Ferreira alle spalle della coppia offensiva Saraniti-Di Piazza.
CHI BEN COMINCIA… – Ritmo vivace sin dalle prime battute, al primo vero affondo la capolista trova il vantaggio. Costa Ferreira serve Di Piazza sulla sinistra, cross basso che Laezza con un intervento maldestro trasforma nel migliore degli assist, Mancosu da due passi non può sbagliare.
Reggina già costretta a rincorrere, il peggior piano partita possibile per la formazione di Maurizi, sensibilmente inferiore rispetto ai salentini. Gli amaranto accusano il contraccolpo, il Lecce prova ad approfittarne. Al 14’ gol annullato a Di Piazza per una posizione di off-side, tre minuti più tardi sempre l’attaccante giallorosso con un sinistro potente impegna Cucchietti.
Con il passare dei minuti la Reggina trova coraggio e convinzione: al 26’ vivaci proteste amaranto per un fallo di mano di Cosenza su cross dalla destra, il direttore di gara però non assegna il penalty. Funziona la mediana di Maurizi, con La Camera presente in cabina di regia e Mezavila che prosegue sulla striscia positiva delle ultime gare.
La prima frazione si chiude con la chance del pari mancata dagli amaranto. Da calcio di punizione Mezavila trova tempo e spazio per staccare indisturbato, deviazione aerea che sfiora il palo alla destra di Perucchini. Inizia la ripresa, una manciata di minuti e Liverani (evidentemente insoddisfatto) opera una tripla sostituzione in contemporanea.
Si prosegue sulla falsariga di quanto accaduto nella seconda metà del primo tempo: Reggina che fa la partita e spinge alla ricerca del pareggio, Lecce sornione pronto a colpire in contropiede. Primo cambio in casa amaranto, solita staffetta tra Tulissi e Sparacello. Al ventesimo ripartenza pericolosa dei salentini: Mancosu si imbuca e in diagonale spaventa Cucchietti, palla a lato.
Linea mediana rivoluzionata, doppia sostituzione per Maurizi che vede la clessidra scorrere: entrano Marino e Provenzano, lasciano il campo Mezavila e Giuffrida.
MURO GIALLOROSSO – In più di un’occasione è l’ex amaranto Cosenza a sbrogliare all’ultimo secondo situazioni favorevoli per la Reggina. Quando non c’è l’esperto difensore, ci pensa Perucchini, Clamorosa l’occasione al 78′ per gli amaranto: su lancio dalle retrovie Bianchimano scappa a Cosenza, aggancia in modo perfetto e si presenta davanti a Perucchini, murata la conclusione dell’attaccante amaranto poi costretto a chiedere il cambio.
QUESTIONE DI CENTIMETRI – Altra doppia sostituzione in casa amaranto: Sciamanna e Condemi prendono il posto di Bianchimano e Hadziosmanovic. Complice il primo caldo, con i 5 cambi è una Reggina completamente rinnovata rispetto a quella scesa in campo nella prima frazione. Al minuto 82 Reggina nuovamente vicina al pari: Sparacello devia in porta su cross di Condemi, provvidenziale il salvataggio sulla linea di Legittimo.
Nel finale un paio di ‘ammucchiate’ in area giallorossa, manca però la deviazione vincente, ennesima conferma di una giornata dal vento sfavorevole per la Reggina. Amaranto ko, la consolazione è per la prestazione positiva che però non ha portato in cascina punti salvezza. Nel prossimo turno, trasferta sul campo del Bisceglie per gli amaranto.