Reggina, è una beffa atroce. Show sul campo della Casertana, ma è solo pareggio (2-2)


di Pasquale Romano – La Reggina dà spettacolo sul campo della Casertana ma si fa beffare a pochi minuti dal termine. Davanti al padre Zdenek presente in tribuna, Karel Zeman sfoggia il vestito delle grandi occasioni, gli amaranto per lunghi tratti dominano la gara. Il tecnico boemo non modifica nulla, in campo i soliti undici con Coralli affiancato da Porcino e Oggiano nel tridente offensivo. Stesso modulo per la Casertana, 4-3-3, con Orlando (in rete al Granillo due stagioni fa nel derby con il Messina) riferimento offensivo. Neanche un giro di lancetta e prima chance per i padroni di casa, Carriero però da buona posizione svirgola e non trova la porta.

Per la Reggina al 6’ ci prova Coralli, destro da posizione defilata che termina sull’esterno della rete. Al primo vero affondo gli amaranto trovano il vantaggio. Strepitosa cavalcata di Porcino sull’out sinistro, l’esterno amaranto dopo aver asfaltato la corsia serve un assist perfetto per Coralli, il centravanti amaranto a pochi passi dalla porta non sbaglia.

L’1 a 0 galvanizza la Reggina, in pieno possesso della partita. Non c’è però il ‘killer instinct’, diverse le occasioni sprecate in contropiede, gli amaranto con Oggiano e Coralli mancano le occasioni per trovare il raddoppio. La Casertana non se lo fa ripetere due volte e sfrutta al meglio la mancanza di concretezza avversaria. Al minuto 41 i campani pareggiano i conti con Carriero: deviazione aerea su invito di Carlini dalla sinistra, nella circostanza pesa l’incertezza di Sala che invece di alzare sopra la traversa un tiro deviato lo ha rimesso in gioco offrendolo a Carlini. La prima frazione si chiude con Matute che su un corner in favore della Reggina svirgola e rischia il clamoroso autogol. Gli amaranto vanno negli spogliatoi con un 1-1 che non rispecchia quanto fatto dalle due squadre nei primi 45 minuti.

La ripresa inizia senza cambi, poco più di dieci minuti e la Reggina con personalità e determinazione si riprende quanto meritato. Porcino-Coralli, un altro duetto delizioso e gli amaranto vanno nuovamente in vantaggio. Da una palla recuperata a metà campo, l’esterno mancino si inventa un ‘arcobaleno’ per Coralli, precisa deviazione volante per l’ex Empoli. Azione da manuale per una Reggina da applausi.

La Casertana cambia due uomini e si sbilancia, il rischio di prestare il fianco ai contropiede amaranto è altissimo. Non è un caso infatti se nel giro di sessanta secondi,la formazione di Zeman ha due clamorose occasioni per chiudere i conti. Protagonista sempre uno scatenato Porcino: il classe ’95 prima sbaglia a tu per tu con Ginestra, sbagliando la misura del pallonetto, poi serve ancora una volta Coralli, il cui destro potente stavolta centra la traversa.

Il tecnico amaranto cerca ossigeno fresco e nel finale inserisce Knudsen e Carpentieri al posto di Bangu e Oggiano. Brivido a otto minuti dal termine: dopo il tacco di due anni fa Orlando stavolta prova a beffare la Reggina con una rovesciata su cross dalla destra, senza trovare però il pallone. La Casertana ha poche idee, gli amaranto si difendono con ordine. Pezzella tenta la conclusione dalla distanza al minuto 41, il sinistro si perde sul fondo.

La gara si surriscalda in coda
. Dopo una mini-rissa in campo, il direttore di gara decide di mostrare il rosso diretto a Kosnic e Pezzella. Pochi secondi e la Casertana trova un pareggio inaspettato. Fa tutto Taurino, che ai sedici metri raccoglie, salta Gianola e con uno splendido destro trova l’incrocio dei pali.

Termina 2a2, la Reggina torna a casa con un pareggio carico di rimpianti. L’attimo di nervosismo (espulsione di Kosnic) e la mancanza di cattiveria sotto porta costano carissimi. La consolazione è legata all’ennesima ottima prestazione, ricca di carattere e personalità. Non è una novità oramai in casa amaranto, ma serve più cinismo per non rendere inutili prove del genere…

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