Raggiante e con il volto di chi ha finalmente potuto godersi le prime soddisfazioni da patron della Reggina. E’ stata una stagione complicata per il DG Ballarino, partito tra mille difficoltà e con il peso di una eredità significativa dopo le tragiche vicende sportive della scorsa estate. Ha subìto critiche molto forti, contestazioni, a volte anche oltre il limite, ha reagito inizialmente in maniera veemente a livello verbale, ha preferito la linea del silenzio nella fase successiva, raccogliendo qualche soddisfazione con la squadra e centrando due obiettivi ritenuti da tutti fondamentali nel giro di qualche giorno.
Prima il S. Agata e poi soprattutto l’acquisizione dei beni materiali e immateriali della Reggina. Una sorta di liberazione, una nuova pagina della storia amaranto che si apre con i tifosi finalmente al suo fianco. Quei tifosi che ieri lo hanno atteso in Piazza Duomo dopo la conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo S. Giorgio. Li ha raggiunti, è salito sul palco ed è stata una ovazione come mai era successo prima.
Nel mix di felicità ed emozione, ha scatenato l’entusiasmo della piazza nel momento in cui, tra le tante cose dette al microfono, ha dichiarato: “La prossima partita che giocheremo saremo la Reggina, mai più LFA“. In quel momento, se ancora ce ne fosse stato bisogno, si è capito quanto per i tifosi era importante e quindi prioritario riconquistare la tradizione, in attesa adesso dell’identità.